Varenne
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Varenne
Strana gente, noi cavallari, razza in via d’estinzione ben prima che il coronavirus ci costringesse agli arresti domiciliari. Noi andiamo all’ippodromo, ci informiamo chiedendo “dritte” a destra e a manca, guardiamo le sgambature e poi affidiamo i nostri soldi a un sogno, un’ipotesi, insomma a un cavallo. Quindi, come scrisse Bukowski, “i cavalli non scommettono sugli uomini”, ma noi scommettiamo su di loro.
Era il 4 aprile 1998, quando a Bologna debuttò Varenne. Beh, naturalmente io quel giorno ero all’Arcoveggio. Il futuro Capitano dell’ippica mondiale era reduce da una prova di qualifica probante e lo giocò mezzo ippodromo. Io no, non mi fidai di quel patanone svedese che lo guidava, Roger Lars Grundin, e preferii affidare i miei soldi a tale Valchiria. La puntai piazzata, arrivò seconda e andai alla cassa.
Varenne? Al largo di tutti sul palo, secondo, ma squalificato per rottura prolungata. Quindi, statistiche alla mano, quanto meno quella simpatica cessa di Valchiria può dire di aver corso con il più grande crack della storia dell’ippica e di averlo preceduto.
Le origini di un Fenomeno
È stato l’Arcoveggio di Bologna, quindi, a tenere a battesimo quell’autentico Fenomeno di Varenne, e in fondo è giusto che sia stato così, dal momento che Varenne è emiliano doc.
La mamma, Ialmaz, dopo aver chiuso la carriera in pista era rimasta nella sua stalla d’origine a Copparo, presso l’Allevamento Zenzalino di Sandro Viani, un milanese che ha scelto la bassa ferrarese per dare corpo al suo sogno da allevatore di cavalli. Là dove un tempo c’erano paludi che Mussolini volle bonificare e i cinghialini (“zanzalini”: ecco la genesi del nome) regnavano sovrani, il 19 marzo 1995, al termine di un parto travagliato, vide la luce il nostro eroe.
Che ovviamente oltre a una madre ha pure un padre, un bello yankee, Waikiki Beach, arrivato in Italia dopo che negli States non era riuscito a contenere lo strapotere di due crack come Mack Lobell e Napoletano, pur avendoli battuti quand’erano puledri. Waikiki alloggiava a sua volta in provincia di Bologna, ad Anzola Emilia, presso l’allevamento Orsi Mangelli, e fu lì che Ialmaz venne accompagnata per poi tornare a casa gravida.
Perché Varenne?
I puledri che nascono a Zenzalino portano come marchio di fabbrica la lettera “Z”: un tempo, all’inizio del nome (Zebù, per dirne uno); poi, quando entrò in vigore la “legge dell’alfabeto” (ogni anno, la sua lettera), alla fine (Belmez). Già, e in Varenne la “z” dov’è? Non c’è, per il semplice motivo che a Zenzalino il puledro nasce… per caso.
Ialmaz e altre cinque fattrici di stanza nel ferrarese, infatti, sono in comproprietà tra Viani e Jean-Pierre Dubois, allenatore-guidatore-allevatore-proprietario, insomma un Grande dell’ippica francese. Così Viani battezza il cavallo con il nome della strada che ospita l’Ambasciata italiana a Parigi: un colpo al cerchio e l’altro alla botte, per salvare il bilancio di scuderia e la Grandeur transalpina…
Quando i puledri hanno l’età giusta per viaggiare, Dubois decide di trasferirli in Normandia, nel suo centro di allenamento dove provvederà alla “doma” (il trotto non è il passo naturale del cavallo, gli va insegnato). Lì, dopo qualche mese viene adocchiato e comprato da un proprietario italiano, che però dopo averlo fatto visitare lo restituisce al mittente: una radiografia evidenzia un piccolo problema al posteriore destro e secondo lui Varenne non potrà mai correre. Bel pronostico, complimenti…
Minnucci, l’uomo del destino
Dubois non demorde: lui con i cavalli ci vive, non può permettersi un “invenduto”, così quando è il momento di debuttare lo riporta in Italia, a Bologna appunto. Quel giorno gli sale in sulky – come detto – tale Grundin, che sarebbe come affidare il Grande Real degli anni Cinquanta a Cerantola, tanto per capirci e senza voler offendere nessuno.
Varenne in qualifica ha fatto vedere di che pasta è fatto, la notizia circola liberamente nel parterre e gli scommettitori lo eleggono favorito. Lui, partendo dal numero quattro, fa tutto come si deve, poi sulla retta opposta all’arrivo Grundin lo sbatte in mezzo alla pista e il cavallo si beve d’un fiato tutti gli avversari.
All’apice dell’ultima curva, lo stesso Grundin – dimenticando che i cavalli non sono ciclomotori – praticamente lo piega in due per farlo scendere allo steccato. Avversari non ce ne sono più, a parte quello che… gli siede in sediolo: Varenne non gradisce la brusca manovra e sbotta di galoppo, finendo squalificato.
Dopodiché riprende il trotto, torna al largo di tutti e sul palo finisce inutilmente secondo. Inutilmente ai fini delle scommesse, ma non agli occhi di Dubois, che riceve seduta stante l’offerta che aspettava: 150 milioni (di lire) e il cavallo, grazie all’interessamento del driver romano Giampaolo Minnucci, passa alla scuderia Dany di Enzo Giordano, un avvocato napoletano appassionato di corse e di cavalli.
È nata una stella
Da lì in avanti, la carriera di Varenne assume toni ippicamente epici, sempre in coppia con il suo mentore Minnucci. Per capirci, il figlio di Waikiki Beach scende in pista 73 volte, ottenendo 62 vittorie e 9 piazzamenti (rimane fuori dal tabellone solo al debutto e all’ultima corsa in carriera…), per un controvalore di 5.793.058,04 euro, che tradotti in vecchie lire fanno 11.216.924.491 e spiccioli: un investimento fruttifero, ne converrete.
Torniamo al suo crescendo rossiniano. Minnucci gli fa vincere un paio di corse “normali” a Roma, poi decide che è già il momento di cimentarsi nei Gran Premi: vince ad Aversa lo Stabile, è secondo a Milano nel Nazionale, vince il Società Terme a Montecatini e il Marche a Montegiorgio, è secondo a Trieste nel Regione Autonoma, è primo a Torino nel Marangoni.
Infine arriva il Giorno dei Giorni, il traguardo più ambito da allevatori, proprietari e guidatori, quello del Derby. A Tor di Valle (sulle cui ceneri la Roma voleva costruire il suo nuovo stadio), gli occhi di noi cavallari sono tutti per Viking Kronos, un puledro magnifico, dal portamento regale, che va come il vento. E in effetti Viking sulla carta pare padrone della corsa, ma nessuno ha fatto i conti con Varenne, che lo anticipa in partenza portandosi al comando, “lo prende per le orecchie” tutte le volte che osa mettere il naso all’esterno, lo lascia sul posto a 500 metri dal palo e s’invola solitario alla conquista del Nastro Azzurro. Nessun dubbio: è nata una stella.
Campione del Mondo
Da quel giorno in poi, nessun traguardo gli sarà negato, in patria e altrove. Vince (di più: stravince) sulle piste di tutto il mondo. Il primo successo in terra straniera lo coglie il 3 ottobre 1999, a Monaco di Baviera, due settimane dopo essere ripassato da Bologna a guadagnarsi il Continentale.
Il 30 gennaio 2000, quei simpatici sciovinisti dei francesi riescono a fargli perdere il Prix d’Amerique, la corsa più importante al mondo: Varenne se la lega alla zampa, e dopo aver vinto a Goteborg, Stoccolma, Gelsenkirchen e Malmoe, il 28 gennaio 2001 torna a Parigi e stravince l’Amerique, arricchendo i tanti italiani presenti in tribuna, che scommettono come un sol uomo su di lui.
Poi riprende il suo trionfante giro del mondo, va a vincere pure negli States e in Canada, ma il 27 gennaio 2002 decide di chiudere una volta per tutte i conti con i francesi: si corre l’Amerique e non c’è storia, lo vince per la seconda volta e così giustizia è fatta. Nel frattempo, Varenne è diventato una star a tutti gli effetti: il Sindacato delle Agenzie Ippiche ne ha rilevato la metà per 7 miliardi di lire, viene assicurato e la polizza costa “solo” 6 milioni di lire al mese, addirittura va a finire in prima serata su RaiUno, ospite del varietà del sabato sera. E poi corre, soprattutto vince: Milano, Cagnes sur Mer, Goteborg, Napoli, Stoccolma, Mikkeli (Finlandia), Malmoe, Stoccolma, ancora Parigi.
Vince fino a quando, il 28 settembre 2002, a Montreal, pur arrivando secondo viene squalificato dalla giuria per aver “superato i paletti” che delimitano internamente la pista. È l’ultima corsa di Varenne, che subito dopo entra in razza e sforna campioni in serie nella sua nuova veste di papà. Il mito iniziato all’Arcoveggio continua.
Quel giorno all’Arcoveggio…
Bologna – Corsa n. 5 – sabato 4-4-1998
Premio Primavalle
Ordine d’Arrivo
1° Vortice Max; 2° Valchiria; 3° Varsavia; 4° Vetriolo; 5° Vaision; 6° Viesseux Cla; 7° Vezzosa; 8° Vizietto Si; r.p. Virtuoso Effe; r.p. Varenne; r.p. Vissi d’Arte Stra.
Le tappe di una carriera straordinaria
DATA | PIAZZ. | CITTÀ E CORSA | GUIDATORE | DISTANZA | TEMPO | EURO |
04-04-98 | r.p. | Bologna Premio Primavalle | R. Grundin | 1.660 | 0,00 | |
30-04-98 | 1 | Roma Premio Mirtillo | G. Minnucci | 1.600 | 15.8 | 3.325,98 |
11-05-98 | 1 | Roma Premio Ostrogoti | G. Minnucci | 2.040 | 16.4 | 3.325,98 |
23-05-98 | 1 | Aversa Premio Gaetano Stabile | G. Minnucci | 1.660 | 15.1 | 38.011,23 |
10-07-98 | 2 | Milano G.P. Nazionale | G. Minnucci | 2.100 | 13.9 | 56.810,26 |
01-08-98 | 1 | Montecatini Premio Società Terme di Montecatini | G. Minnucci | 2.040 | 15.6 | 38.011,23 |
16-08-98 | 1 | Montegiorgio Premio Marche | G. Minnucci | 2.060 | 14.4 | 38.011,23 |
05-09-98 | 2 | Trieste Premio Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia | G. Minnucci | 1.660 | 16.6 | 32.949,95 |
27-09-98 | 1 | Torino Premio Avv. Carlo Marangoni – Memorial F. Jegher | G. Minnucci | 2.100 | 14.8 | 47.514,03 |
11-10-98 | 1 | Roma LXXI Derby Italiano del Trotto | G. Minnucci | 2.100 | 13.9 | 216.188,86 |
31-10-98 | 1 | Milano G.P. Paolo e Orsino Orsi Mangelli – I Batteria | G. Minnucci | 1.600 | 12.6 | 16.629,91 |
31-10-98 | 3 | Milano G.P. Paolo e Orsino Orsi Mangelli – Finale | G. Minnucci | 1.600 | 12.6 | 30.987,41 |
28-03-99 | 1 | Padova Premio Città di Padova | G. Minnucci | 1.640 | 13.6 | 30.884,12 |
11-04-99 | 1 | Torino Premio Città di Torino | G. Minnucci | 2.060 | 19.0 | 30.884,12 |
01-05-99 | 1 | Milano Gran Premio d’Europa | G. Minnucci | 2.100 | 13.4 | 66.519,65 |
16-05-99 | 1 | Montecatini Premio Dante Alighieri | G. Minnucci | 1.640 | 14.4 | 30.884,12 |
13-06-99 | 1 | Firenze Premio Firenze | G. Minnucci | 1.660 | 13.8 | 30.884,12 |
29-06-99 | 1 | Roma Premio Tino Triossi | G. Minnucci | 2.100 | 13.9 | 66.519,65 |
18-07-99 | 1 | Taranto Premio Citta di Taranto | G. Minnucci | 2.020 | 14.5 | 33.569,70 |
07-08-99 | 1 | Cesena Premio Città di Cesena | G. Minnucci | 1.660 | 13.7 | 30.884,12 |
20-08-99 | 1 | Follonica Premio Città di Follonica | G. Minnucci | 1.640 | 14.9 | 30.884,12 |
05-09-99 | 1 | Napoli Premio Regione Campania | G. Minnucci | 2.100 | 14.5 | 38.011,23 |
19-09-99 | 1 | Bologna Gran Premio Continentale | G. Minnucci | 2.060 | 13.1 | 66.519,65 |
03-10-99 | 1 | Monaco Preis der Besten | G. Minnucci | 2.100 | 13.3 | 52.965,24 |
14-11-99 | 1 | Milano Gran Premio delle Nazioni | G. Minnucci | 2.100 | 13.7 | 95.028,07 |
26-12-99 | 1 | Parigi Prix Ariste Hemard | G. Minnucci | 2.175 | 14.7 | 41.449,28 |
30-01-00 | 3 | Parigi Prix d’Amerique | G. Minnucci | 2.700 | 13.1 | 83.846,26 |
10-02-00 | 1 | Parigi Pr. Roederer | G. Minnucci | 2.175 | 14.7 | 41.923,39 |
19-2-00 | 1 | Treviso Campionato Europeo dei 5 Anni – U.E.T. | G. Minnucci | 14.5 | 71.271,05 | |
11-03-00 | 1 | Milano Premio E.N.C.A.T. | G. Minnucci | 2.100 | 12.9 | 38.011,23 |
08-04-00 | 1 | Goteborg Olympiatravet Final | G. Minnucci | 2.140 | 12.7 | 92.846,56 |
07-05-00 | 1 | Napoli Gran Premio Lotteria Nazionale – I Batteria | G. Minnucci | 1.600 | 11.9 | 9.502,81 |
07-05-00 | 1 | Napoli Gran Premio Lotteria Nazionale – Finale | G. Minnucci | 1.600 | 12.4 | 154.937,07 |
28-05-00 | 1 | Stoccolma Elitlopp – I Batteria | G. Minnucci | 1.609 | 11.0 | 29.014,55 |
28-05-00 | 5 | Stoccolma Elitlopp – Finale | G. Minnucci | 1.609 | 10.9 | 8.704,36 |
10-06-00 | 1 | Parigi Coupe du Monde de Trot | G. Minnucci | 2.100 | 12.3 | 76.223,87 |
01-07-00 | 1 | Milano World Cup Trot 2000 | G. Minnucci | 1.600 | 11.7 | 74.369,79 |
09-07-00 | 2 | Gelsenkirchen Elite-Rennen | G. Minnucci | 2.011 | 14.7 | 30.677,54 |
25-07-00 | 2 | Malmoe Hugo Abergs Memorial | G. Minnucci | 1.609 | 10.9 | 46.423,28 |
05-08-00 | 2 | Stoccolma Jubileumspokalen | G. Minnucci | 2.140 | 11.9 | 46.423,28 |
23-09-00 | 1 | Roma Premio Colonna Traiana | G. Minnucci | 2.100 | 13.7 | 7.127,11 |
08-10-00 | 1 | Roma Premio del Giubileo – Roma 2000 | G. Minnucci | 2.100 | 13.0 | 166.299,12 |
10-12-00 | 1 | Roma Premio Scuderia Terra Reggiana | G. Minnucci | 2.100 | 13.9 | 6.651,96 |
26-12-00 | 1 | Roma Premio Tor di Valle – G. Turilli | G. Minnucci | 2.100 | 15.3 | 95.028,07 |
14-01-01 | 1 | Milano Premio E.N.C.A.T. | G. Minnucci | 2.100 | 13.8 | 38.011,23 |
28-01-01 | 1 | Parigi Prix d’Amerique | G. Minnucci | 2.700 | 13.7 | 380.867,85 |
18-02-01 | 1 | Milano Premio Mario Locatelli | G. Minnucci | 1.600 | 10.9 | 33.259,82 |
22-04-01 | 1 | Modena Premio Renzo Orlandi | G. Minnucci | 1.600 | 12.5 | 38.011,23 |
06-05-01 | 1 | Napoli Gran Premio Lotteria Nazionale – I Batteria | G. Minnucci | 1.600 | 14.0 | 11.878,51 |
06-05-01 | 1 | Napoli Gran Premio Lotteria Nazionale – Finale | G. Minnucci | 1.600 | 12.6 | 211.437,45 |
27-05-01 | 1 | Stoccolma Elitlopp – II batteria | G. Minnucci | 1.609 | 10.6 | 28.770,78 |
27-05-01 | 1 | Stoccolma Elitlopp – Finale | G. Minnucci | 1.609 | 10.7 | 230.162,63 |
26-06-01 | 2 | Milano Premio World Cup Trot 2001 | G. Minnucci | 2.100 | 13.0 | 45.448,21 |
08-07-01 | 1 | Gelsenkirchen Elite-Rennen | G. Minnucci | 2.011 | 13.7 | 76.693,85 |
28-07-01 | 1 | East Rutherford, New Jersey Breeders Crown – Finale Open Trot | G. Minnucci | 1.609 | 09.1 | 573.265,09 |
22-09-01 | 1 | Montreal Trot Mondial | G. Minnucci | 2.212 | 12.3 | 187.237,83 |
08-12-01 | 1 | Milano Gran Premio d’Inverno | G. Minnucci | 2.600 | 15.4 | 28.508,42 |
26-12-01 | 1 | Roma Premio Roma | G. Minnucci | 2.100 | 14.6 | 106.906,58 |
13-01-02 | 1 | Milano Premio E.N.C.A.T. | G. Minnucci | 2.100 | 12.5 | 38.042,00 |
27-01-02 | 1 | Parigi Prix d’Amerique | G. Minnucci | 2.700 | 12.8 | 400.000,00 |
17-02-02 | 1 | Milano Premio Mario Locatelli | J. Kontio | 1.600 | 11.8 | 33.304,00 |
10-03-02 | 1 | Cagnes Sur Mer Grand Criterium de Vitesse de la Cote d’Azur | G. Minnucci | 1.609 | 09.6 | 80.000,00 |
06-04-02 | 1 | Goteborg Olympiatravet | G. Minnucci | 2.140 | 12.4 | 83.616,00 |
05-05-02 | 1 | Napoli Gran Premio Lotteria – II Batteria | G. Minnucci | 1.600 | 12.9 | 11.960,00 |
05-05-02 | 1 | Napoli Gran Premio Lotteria – Finale | G. Minnucci | 1.600 | 10.8 | 211.232,00 |
26-05-02 | 1 | Stoccolma Elitlopp – I Batteria | G. Minnucci | 1.609 | 10.4 | 26.130,00 |
26-05-02 | 1 | Stoccolma Elitlopp – Finale | G. Minnucci | 1.609 | 10.2 | 209.040,00 |
25-06-02 | 1 | Milano Premio U.N.I.R.E. – World Cup Trot 2002 | G. Minnucci | 2.100 | 13.5 | 103.300,00 |
14-07-02 | 1 | Mikkeli St.Michel-Race | G. Minnucci | 1.609 | 09.3 | 50.000,00 |
30-07-02 | 1 | Malmoe Hugo Abergs Memorial | G. Minnucci | 1.609 | 10.0 | 104.520,00 |
10-08-02 | 1 | Stoccolma Jubileumspokalen | G. Minnucci | 2.140 | 11.2 | 104.520,00 |
24-08-02 | 1 | Parigi Coupe du Monde de Trot | J. Kontio | 2.100 | 10.8 | 100.000,00 |
28-09-02 | Dist. | Montreal Trot Mondial | G. Minnucci | 2.212 | t.n.c. | 0,00 |