Un bel tacer non fu mai scritto
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Un bel tacer non fu mai scritto
Caro babbo, ormai da undici anni ci osservi da una postazione privilegiata, ma immagino che ti sia divertito ben poco. I Montanari hanno preso brutte batoste, però continuano a fare il loro dovere.
Non sto neanche a chiederti se hai visto la mamma, Matteo o il dottor Torretta (se n’è andato pure lui, nel novembre scorso): là dove sei, non ho idea di come siano ripartiti gli spazi, di come sono organizzate le anime.
Se hai incrociato Cesare, ti avrà sicuramente detto che il Milan è stato deMaldinizzato da tale Cardinale, il nuovo padrone rossonero, quello che ha scaldato i cuori dei tifosi dicendo che lui ha le idee chiare e seguirà le linee guida di un film, Moneyball. Dubito tu l’abbia visto, babbo, perché gli americani lo coprirono di Oscar proprio nei giorni in cui tu languivi al Malpighi.
Poco seguito…
È un film sul baseball, babbo, e secondo wikipedia (ci sei anche tu, sai? Su wikipedia, non in Moneyball…) “Sebbene il film sia stato candidato a 6 premi Oscar tra cui miglior attore protagonista Brad Pitt, in Italia è stato poco pubblicizzato e uscito al cinema in distribuzione limitata, a causa del tema trattato, il baseball, sport poco seguito in Italia”.
Baseball poco seguito, in Italia, a differenza del calcio, che Cardinale vuole rivoluzionare attraverso un (cito testualmente dal Corriere dello Sport) “algoritmo che punta a sfruttare lo storico dei giocatori per avere un modello di previsione, si andranno a prendere elementi sottovalutati o spesso accantonati da altre squadre ma che invece potrebbero fare al caso del Milan”.
Capito, babbo, che da adesso il tuo Milan farà la raccolta differenziata? Cazzo ne sai, tu, dell’algoritmo. Cazzo ne sapeva, all’epoca, il tuo primo presidente, Andrea Rizzoli? E cazzo ne sa – azzardo – il tuo ultimo presidente, Silvio Berlusconi, che quello ancora fa le squadre con il suo sodale Galliani (e i risultati si sono visti).
All’Assassino con i nerd
Ma dimmi, babbo, tu che cosa ne pensi? Tu che avevi a che fare con un sacco di osservatori, adesso ti troveresti all’Assassino con un branco di nerd muniti di tablet: ti ci vedi?
So che non mi dirai mai quello che pensi, non ti è mai piaciuto parlare in casa del tuo lavoro, però ti dico che il tuo amico Ancelotti – per dirne uno – ha già fatto sapere che è scandalizzato.
Poi mi imbatto in un articolo a firma Martina Sessa, su https://www.milannews24.com, e scopro che ha parlato pure Franchino Baresi, altro monumento rossonero, per carità, che tiene famiglia e ha indossato l’abito che i sarti a stelle e strisce gli hanno cucito addosso: «La riconoscenza e l’affetto per Paolo ci sarà sempre. Ai tifosi dico che bisogna pensare al bene della società e del club. Lavoreremo tutti in un’unica direzione per il bene della squadra e per raggiungere gli obiettivi. Come ha detto Furlani (ai tuoi tempi non c’era, babbo, n.d.r.), l’obiettivo è essere competitivi e protagonisti. Il Milan è un grande club, ha una grande storia e le ambizioni non cambiano».
Obbedir tacendo non si usa più?
“Ha una grande storia”: esatto, Kaiser Franz, quella su cui il tuo nuovo padrone ha sputato e adesso ti utilizza come scudo umano per rabbonire la “piazza”.
Caro Babbo, ma ti sembra il caso che uno come Baresi, che in carriera per farlo parlare bisognava utilizzare il forcipe, dovesse riaprire bocca proprio adesso?
La chiudo qui, babbo. Dalle tue parti – chissà dove – si aggira il tipo che ci ha regalato la frase “Un bel tacer non fu mai scritto”. Ecco, babbo: salutamelo caramente. E digli di comparire in sogno a Kaiser Franz…