Ulisse Paleni
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Il richiamo delle sirene
Ulisse alle sirene ci aveva resistito fino a 27 anni, ma quando la Dea bergamasca lo chiamò non poteva dire di no, si trovò così in un attimo catapultato sul palcoscenico del campionato più difficile del mondo, la Serie A.
Maradona, Van Basten, Vialli, Baggio, Mancini, una miriade di comprimari e lui, Ulisse Paleni da Calcinate, che nel curriculum aveva gli inizi tra i Dilettanti di Val 2000 e Villongo, l’esordio (vincente) in Interregionale con l’Orceana, il battesimo tra i professionisti sempre con la squadra di Orzinuovi e una fugace esperienza al Telgate (C2), dove l’Atalanta lo aveva pescato.
Grazie, Mondo!
La chance della vita per Paleni, volontà, piede “educato” e voglia di sentirsi grande tra i grandi, alle dipendenze di un mister come Mondonico; pensare che quella stagione (1989-90) l’aveva, come accennato poc’anzi, cominciata in C2 con il Telgate di Titta Rota, poi a novembre la Dea lo porta a casa e lui si ritrova compagno di reparto di Stromberg, Eligio Nicolini, Bonacina e Madonna (l’Armando!).
Il primo contatto con il “nuovo mondo” avviene il 17 dicembre, quando Mondonico gli assegna il 15 nella trasferta rossoblù di Genova; ancora quattro panchine tra gennaio e marzo (qualche acciacco ne rallenta l’ascesa) e finalmente arriva l’esordio in massima serie, anche se quella domenica non è certo da ricordare, per il sodalizio bergamasco: è il minuto 84 di Bari-Atalanta quando Paleni dà il cambio a Madonna in un catastrofico pomeriggio nel quale Maiellaro ha deciso di dare spettacolo nel 4-0 per i pugliesi.
La pallonata maledetta
La settimana dopo ha il 14 nell’ incredibile 7-2 subito a San Siro dall’Inter, ma pazienza, Mondonico “lo vede” e Paleni è pronto; purtroppo il destino ha però deciso di metterci lo zampino, così succede che nell’allenamento infrasettimanale, durante una partitella, viene colpito violentemente alla tempia da una pallonata.
Si ferma Ulisse, si sente stranito e la testa gira. Prandelli, suo compagno, si accorge che qualcosa non va e lo accompagna negli spogliatoi; arriva la nausea, il vomito e lo staff medico allerta i soccorsi, succede che d’urgenza Paleni viene operato alla testa, gli devono asportare un ematoma che potrebbe portarlo alla morte.
Piccola star
L’intervento riesce perfettamente, il campo ovviamente è lontano, ma Paleni non si arrende, pian piano riprende a correre e dopo un anno di stop sarebbe pronto a rientrare in nerazzurro, ma stavolta ci si mette un menisco, così Ulisse perde il treno e ricomincia da Palazzolo in C1; finalmente trova la continuità che cercava e tra lo stesso Palazzolo, il Lumezzane e il Pergocrema diventa un “nome” importante nella C settentrionale.
A fine corsa poi torna nella “sua” Palazzolo, vince l’Eccellenza e sale in D, poi dice basta senza rimpianti, ma quella maledetta pallonata…