Sergio Elli
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Tutto comincia a Como
Se su Alberto da Giussano non esistono conferme riguardo l’autenticità del personaggio che sarebbe stato protagonista della battaglia di Legnano, abbiamo prove e controprove dell’esistenza di un terzino destro incursore che da Giussano è partito per conquistare le fasce della Serie C anni Ottanta, Sergio Elli il suo nome, il 19-07-1960 la data da cui parte tutto.
Da Giussano, il giovane Sergio va a finire nelle giovanili del Como e nel 78-79 può ammirare da vicino la squadra di Pippo Marchioro che sale in B mettendo in mostra i giovani Vierchowod, Matteoli, Centi e Todesco (non servivano le squadre B in quel tempo), per lui però non c’è spazio e si deve accontentare di un “parcheggio” a Biassono per la stagione successiva; con il piccolo club milanese, che si batte nell’Interregionale, arriva una retrocessione, ma Elli è sempre tra i migliori tanto da attirare le attenzioni del Pavia in C2, allenatore l’ex campione di Cagliari e Fiorentina Pino Longoni.
Trentadue partite e una rete sono il suo contributo al settimo posto conquistato, lui saluta la compagnia e passa al Novara, ancora C2; all’ombra di San Gaudenzio la quarta serie è vista come una punizione, la squadra punta in alto ma nel biennio in cui Sergio corre per la maglia azzurra arrivano solamente un terzo e un quarto posto, con Elli in campo 57 volte e autore di addirittura quattro reti (tre al Lecco) nella seconda stagione, quando in “rosa” figurano compagni di squadra come Discepoli, Fabio Scienza e Musiello.
Salto a Brescia
L’occasione per il salto ha i colori del Brescia, i lombardi sono precipitati in C1 e vogliono risalire immediatamente; nel torneo 83-84, però, le cose non vanno benissimo, si alternano in panchina Orrico e Settembrino ma non si cava un ragno dal buco nonostante la squadra possa contare sulle prestazioni di gente del calibro di Zoratto, Gritti, Aliboni, Salvioni e Bonometti.
Per il terzino di Giussano, solamente nove apparizioni in campionato e la volontà di riprovarci ancora, resta infatti anche l’anno seguente quando in panchina arriva Pasinato, che porta in B le rondinelle al ritmo dei gol di Maragliulo e delle giocate di Ascagni; Elli scenderà in campo 15 volte, metterà in bacheca la promozione ma partirà per Legnano (sempre Serie C1), dove con Valdinoci ritroverà se stesso, trentatré presenze, tre reti e un tranquillo decimo posto.
L’ultimo treno utile?
Per il campionato 86-87 i lilla si affidano ad Ardemagni, ma la squadra fatica dall’inizio e chiude in ultima posizione, Elli gioca 24 volte (un gol) e accetta comunque di rimanere anche in C2 dove arriva in panchina l’ex gloria interista Bicicli e in due stagioni ottiene un sesto e un terzo posto, aiutato anche dalle ottime prestazioni del terzino destro che colleziona 53 presenze condite da tre marcature.
Elli si fermerebbe anche nel campionato 89-90, ormai a Legnano è un senatore e con il nuovo mister Veneri resta punto imprescindibile dell’undici di partenza, ma a ottobre arriva una chiamata alla quale non può rispondere che “Obbedisco!”.
Il suo ex tecnico Valdinoci lo ha segnalato a Fausto Silipo, il quale a Catanzaro ha bisogno di un terzino di spinta, si parla di Serie B e per Elli è certo l’ultimo treno; in Calabria il terzino esordisce alla nona nel derby di Cosenza, non proprio un’amichevole…
Il Catanzaro langue già in fondo alla classifica e di là ci sono Marulla, Muro, Padovano, Storgato, gente che ha frequentato l’élite insomma.
Elli viene dalla gavetta, l’abnegazione e l’umiltà non gli mancano di certo e sono due degli ingredienti che gli permetteranno 24 presenze tutte da titolare, delle quali 23 intere e pazienza se le aquile giallorosse scivolano in C1, forse ci voleva qualche Elli in più.
Da una battaglia all’altra…
Terminata l’esperienza cadetta, il terzino di Giussano riprende la strada di casa, torna a un Novara ancora invischiato negli inferi della C2 dove il mister è “Netzer” Nicolini, il quale la stagione precedente allenava la Primavera catanzarese; l’annata produrrà un anonimo sesto posto nel quale Elli non brilla più di tanto nonostante le 28 gare e il gol segnato.
La tappa seguente lo vede, trentaduenne, a Varese, dove nel girone A di Serie C2 segnerà a Novara il classico gol dell’ex, unico di un campionato da ventidue gettoni di presenza; quella bosina è l’ultima esperienza tra i Professionisti per Sergio Elli, che nell’estate 1992 torna a Legnano per trascinare i lilla a vincere la Serie D e rientrare nel professionismo, stavolta non segna mai ma nelle ventotto gare si vede tutta la bravura di questo oramai esperto giocatore di fascia.
Trentatreenne, decide di non seguire il Legnano al piano superiore e firma con la Pro Patria che aiuta a vincere l’ Eccellenza, ma il tempo è quello di pensare al dopo; continua a giocare tra i dilettanti fino attorno alla quarantina, le ultime gare con la maglia del Magenta, luogo della famosa battaglia del 1859… Poteva forse finire diversamente, per uno di Giussano?