Massimo Ambrosini
Chiedetelo a Massimo Ambrosini, capace di conquistare il tanto agognato scudetto ancora giovanissimo; e il suo non fu affatto un ruolo da comparsa, nel Milan 98
Chiedetelo a Massimo Ambrosini, capace di conquistare il tanto agognato scudetto ancora giovanissimo; e il suo non fu affatto un ruolo da comparsa, nel Milan 98
Negli ultimi due anni a Pinturicchio, Alessandro Del Piero, nome di un antico pittore italiano che gli affibbiò Gianni Agnelli non ne è andata dritta una.
Sempre sotto esame, Marco Delvecchio: come la maggior parte dei predatori d’area è giudicato solo in base a quanto segna.
L’idolo di tutte le riserve, che ha fatto la scalata dal fondo. Da terzo portiere del Milan a uomo-chiave del tricolore.
Uno degli ultimi prodotti dell’oratorio, nel senso più pieno e positivo del termine. Demetrio Albertini, perno del centrocampo del Milan.
Gianluca Pessotto deve sempre ripartire, come Ercolino Sempreinpiedi, personaggio dei comics di qualche anno fa.
Eriksson chiese a Paolo Negro di provarsi nel ruolo di centrale, il ragazzo accettò e colse al volo un’occasione d’oro.
Vincenzo Montella. Gol sempre e comunque: quando era bambino li evitava, giocando da portiere a Castello di Cisterna a 15 chilometri da Napoli.
Il prototipo del classico difensore italiano: aggressivo, reattivo, bravo di testa nonostante la statura non elevata, questo è Fabio Cannavaro.
Pochi, ma buonissimi, Paolo Maldini senza dubbio è uno di quelli. L’Italia nel classico ruolo di terzino sinistro ha prodotto scarse ma preziosissime gemme.
Ai… punti “Batigol” non perde con nessuno: poco, ma sicuro. Nell’ultimo ventennio non c’è stata una macchina da gol tanto regolare, spettacolare e produttiva.