Napoli Juventus lo scudetto passa da Fuorigrotta
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Sarebbe forse banale cominciare a parlare di Napoli-Juventus partendo dal novembre del 1985, dal gol di Diego Armando Maradona, quella carezza su punizione a due in area a superare la barriera della Juventus e a beffare Stefano Tacconi.
Io credo invece che le partite determinanti nelle storie scudetto di Napoli e Juventus siano altre due, Per il Napoli, sicuramente quella del 29 marzo 1987: 24esima giornata, il Napoli accoglieva la Juventus con 4 punti di vantaggio sui bianconeri e con tre di vantaggio sulla Roma, prima inseguitrice.
Concluse quella giornata con 6 di vantaggio sulla Juventus e 5 sulla Roma, battuta in contemporanea a Udine dall’Udinese. Un 2-1 sulla Juventus griffato da due protagonisti forse poco attesi alla vigilia: Alessandro Renica, autore del primo gol su calcio di punizione, con mezza papera di Stefano Tacconi, e soprattutto Francesco Romano, autore del 2-1 definitivo.
Francesco Romano, centrocampista elegantissimo che fu uomo tatticamente determinante per il primo scudetto del Napoli, pescato al mercato di novembre addirittura in Serie B dalla Triestina.
Invece, per la Juventus di Antonio Conte, il passaggio determinante fu quello del 29 novembre del 2011: la Juve salvò affannosamente l’imbattibilità recuperando fino al 3-3 finale contro il Napoli di Mazzarri, in una serata in cui per la prima volta la Juventus indossò l’abito tattico che marchierà poi gli anni di Conte, il 3-5-2 con, davanti a Gigi Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini.
La prima volta della mitica BBC