La disfida del Barletta
Il tempo di lettura dell'articolo è di 4 minuti
Sembrerà strano ai Millennials, ma è esistito un tempo nel quale il posto in Serie A non era garantito per nessuno, o quasi; sedici squadre, due punti a vittoria e ti ritrovavi in Serie B anche se ti chiamavi Lazio, Milan, Atalanta o Fiorentina.
Una volta in cadetteria, poi, ecco che si incrociavano le armi con espressioni di piccole città provenienti dagli inferni inferiori (leggasi Serie C), e così Licata, Matera, Cavese, Campobasso o Barletta potevano ospitare la big di turno sognando il colpaccio.
Brutto momento
Il 22 novembre 1987, a Barletta, va in scena una di queste sfide e ha come protagonisti i biancorossi di casa opposti ai biancocelesti della Capitale, la Lazio. I pugliesi sono al loro primo e storico campionato di Serie B, mentre i laziali vivono uno dei momenti peggiori della loro storia, retrocessi dalla Serie A al termine della stagione 84-85, non sono ancora riusciti a riemergere da quella palude di ostacoli e trappole che è la cadetteria.
La situazione non è idilliaca per nessuna delle due: il Barletta non ha mai vinto (siamo all’undicesima di andata) e annaspa sul fondo di una classifica che pare una sentenza; la Lazio invece è in pieno caos, il dodicesimo posto e la recente sconfitta casalinga con l’Arezzo hanno esasperato gli animi di una “piazza” partita con ben altre ambizioni, se infatti i barlettani schierano perlopiù scommesse (Bonaldi bomber in C, Di Sarno e Cipriani ex promesse di Bologna e Juventus, Barboni portiere con tanta C alle spalle e all’esordio ad alti livelli) o nomi in cerca di rilancio per un buon finale di carriera (Scarnecchia, Magnocavallo e Pileggi), mentre gli aquilotti dispongono di una “rosa” davvero monstre, Martina tra i pali, l’ex nazionale Galderisi, Monelli, Pin, Acerbis, Beruatto e altri ancora, se ci si aggiunge che fuori casa i capitolini non hanno ancora né vinto né segnato il quadro è completo.
Le dimissioni del presidente
Per non farsi mancare nulla, il presidente del Barletta, Di Cosola, ha rassegnato le dimissioni qualche giorno prima della gara, così mister Riccomini, subentrato a Rumignani, prepara la gara in un clima tutt’altro che sereno.
Al Comunale accorrono oltre 11.000 spettatori (più di 1.000 sono laziali), il Barletta non palesa timore reverenziale alcuno e comincia inchiodando la Lazio nella propria metà campo. Il primo squillo arriva al 24′, ma Mazzaferro non approfitta del fatto di trovarsi a tu per tu con Martina; alla mezz’ora, poi, lo stesso Mazzaferro filtra in area e prima di concludere viene atterrato da Pin, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il rigore.
Cinque minuti più tardi, ecco la Lazio uscire dal guscio: doppia conclusione di Savino e Monelli che un superlativo Barboni annulla con due interventi spettacolari. La prima frazione si chiude con Cipriani che dà l’illusione del gol calciando però fuori un pallone pericoloso.
Colpo da Monelli
In apertura di ripresa il Barletta insiste, la Lazio fa diga a centrocampo con un Acerbis insuperabile e al 69′ ecco servito il cioccolatino di giornata: a centrocampo si innesca Acerbis, il quale sgroppa sulla destra, crossa basso per Galderisi che fa velo, facendo giungere a Monelli una sfera comoda comoda che il centravanti biancoceleste calcia in rete aiutato da una fortuna palesatasi in una zolla che inganna Barboni.
Gioco, partita e incontro, Riccomini inserisce anche Scarnecchia, ma il risultato rimane lo stesso. Al termine, sonora contestazione del pubblico di casa, scontri all’uscita dello stadio e ambiente a dir poco incandescente, ma è la serie B e sono gli Anni 80!
Felicità per tutti
Il campionato finirà in gloria per la Lazio e Fascetti che saliranno in Serie A, ma sarà felicità anche per il Barletta protagonista di un’incredibile rimonta, con il ritorno di Rumignani in panchina, che varrà la prima di tre salvezze consecutive in cadetteria.
Ad oggi, Barletta e Lazio non si sono mai più incontrate in campionato, gli Anni 80 sono lontani così come le categorie che dividono le due squadre (Serie A da una parte, Serie D dall’altra), ma chissà che in un futuro la città della disfida non torni ai piani alti del football nostrano…
Il tabellino della gara
BARLETTA-LAZIO 1-0
Rete: 69′ Monelli.
Barletta: Barboni, Lancini, G. Di Sarno (71′ Scarnecchia), Mazzaferro, Cossaro, Magnocavallo (77′ G. M. Butti), Fusini, Giusto, Bonaldi, Pileggi, Cipriani.
Allenatore: Riccomini.
Lazio: Martina, Marino, Beruatto, Pin, Gregucci, Piscedda (84′ Brunetti), Savino, Acerbis, Galderisi (82′ Muro), Camolese, Monelli.
Allenatore: Fascetti.
Arbitro: Esposito (Torre del Greco).