L’Importanza del “Manico” – Mancio Story – Capitolo 13
L’Importanza del “Manico”
La delusione dell’ultima stagione spinge Mantovani a fare qualche modifica. Per cominciare, cambia l’allenatore: al posto di Bersellini, ecco Vujadin Boskov. Boskov ha giocato nella Samp negli anni Sessanta, poi da allenatore ha avuto un’ottima carriera, arrivando a guidare – tra le altre – la Nazionale jugoslava, il Feyenoord e il Real Madrid.
Viene dall’Ascoli, ma non si può certo dire che non abbia esperienza anche a livello internazionale. E poi, dal punto di vista umano, è una forza della natura: alterna la serietà professionale, la scrupolosità, l’attenzione ai dettagli, a un atteggiamento scanzonato, al limite del goliardico. Ai suoi ragazzi, insegna a giocare a calcio, però dà un bell’aiuto anche a imparare a vivere…
La “bomba” disinnescata
Sul fronte del mercato, Matteoli va all’Inter, Souness ai Rangers di Glasgow e Francis all’Atalanta. In entrata, benvenuto a Bonomi (dall’Ascoli, un “pallino” di Boskov), Fusi (dal Como) e alla nuova coppia di stranieri, Toninho Cerezo (che ci ha appena “rubato” la Coppa Italia con la Roma) e Hans Peter Briegel (dal Verona).
Ma la vera “bomba” del calciomercato è un’altra e fortunatamente non esplode. Berlusconi, presidente del Milan, stava costruendo il suo Milan degli Invincibili e voleva Vialli. Mantovani non l’avrebbe mai ceduto, ma viste l’insistenza del collega rossonero e l’entità dell’offerta, alla fine fece finta di arrendersi: «Se il ragazzo dà l’ok, l’affare è fatto». Berlusconi contattò Luca e lui lo ringraziò per il pensiero, ma restò a Genova.
Adesso vi spiego quel “fece finta di arrendersi”. Ogni tanto, il presidente si divertiva a mettere alla prova i suoi gioielli: sapeva che Mancini e Vialli erano legati a lui, che non avrebbero mai lasciato la Samp almeno prima di aver tagliato qualche traguardo importante, però gli piaceva… sentirselo dire. Accadrà un’altra volta, qualche tempo dopo, e a bocca asciutta resterà Giampiero Boniperti…
L’inutile rincorsa
Ancora una volta, il Mancio non riesce a disputare per intero la stagione: c’è sempre qualcosa che glielo impedisce. E ancora una volta la Samp parte in maniera disastrosa, racimolando solo una vittoria e un pareggio nelle prime sei giornate, dopo essere stata eliminata nella prima fase della Coppa Italia.
Sembra un disastro, in realtà Boskov è bravo a tenere il timone della barca, la squadra si riassesta e riparte all’inseguimento delle prime posizioni. La squadra si toglie alcune belle soddisfazioni (3-0 al Milan, 4-1 alla Juventus e 3-1 all’Inter, tutte al Ferraris) e alla fine agguanta proprio il Milan al quinto posto, l’ultimo che regala l’accesso alla Coppa Uefa successiva.
L’Europa se la deve giocare allo spareggio con i rossoneri. A Torino, in campo neutro, la spuntano i rossoneri per 1-0: sarà per la prossima volta…
A cena da Biancaneve
Il campo, quindi, delude, ma fuori da esso tutto procede alla perfezione. Il rapporto con i tifosi è speciale, che la Samp vinca o perda non fanno mai mancare il loro appoggio, uno stimolo in più a dare sempre il massimo. E anche fra di loro – in squadra, in sede – il clima è eccezionale, verrebbe da dire irripetibile.
Mantovani è un secondo padre attento ma non asfissiante, Boskov un grande allenatore ma pure lo “zio” che ogni ragazzo vorrebbe avere, Borea un profondo conoscitore del mondo del calcio ma anche… Dotto. Sì, Dotto, come il nano più erudito di Biancaneve. Perché Mancini e compagni, quasi senza accorgersene, vivevano la Samp 24 ore al giorno, lavorando e divertendosi. I calciatori si frequentavano anche fuori dal campo, magari per un pranzo alla Ruota di Nervi: tutti insieme, con mogli e fidanzate, a rinsaldare un gruppo che alla fine divenne saldissimo. Anche alla sera, spesso, cenavano insieme, preferibilmente da Edilio, un “covo” blucerchiato.
Poi, un giorno venne l’idea: Edilio aveva il turno di chiusura il giovedì, così – su invito del titolare del ristorante – presero l’abitudine di trovarsi da lui proprio quella sera. Fu così che nacque il “club” Biancaneve e i sette nani, dove Biancaneve era il… padrone di casa, Edilio Buscaglia, poi c’erano Pisolo (Vialli), Cucciolo (Mancini), Eolo (Mannini), Mammolo (Arnuzzo, team manager), Dotto (Borea, direttore sportivo), Gongolo (Montali, addetto agli arbitri) e Brontolo (Soncini, allenatore della Primavera).
Si parlava, si rideva, si discuteva: insomma, si stava insieme per il piacere di farlo. E si mangiava anche divinamente. Roberto e Luca andavano in cucina dalla signora Ida, le dicevano che cosa avrebbero mangiato volentieri e lei li accontentava. Pensate che un giorno, sul menù ufficiale del ristorante, comparve il “filetto alla Mancini”, quello che mangiava Roberto, cotto con la fontina sopra…
Oggi, purtroppo, Edilio non è più tra noi e le figlie hanno ceduto il locale, ma restano tutti impressi nel cuore del Mancio e di tutti gli altri.
I suoi gol nel campionato 1986-87
GIORNATA | PARTITA | GOL |
7ª | Sampdoria-Empoli 3-0 | 1 |
13ª | Sampdoria-Juventus 4-1 | 1 (rig.) |
17ª | Sampdoria-Fiorentina 3-1 | 1 |
21ª | Sampdoria-Inter 3-1 | 1 |
23ª | Sampdoria-Brescia 2-0 | 1 (rig.) |
27ª | Sampdoria-Avellino 2-2 | 1 (rig.) |
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …