Io tifo per l’algoritmo 2
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Figlio di direttore sportivo, sono cresciuto a pane e pallone. Il primo regalo me lo fece Juan Alberto Schiaffino, che se non sapete chi era, beh, mi dispiace per voi. Un mese dopo la mia venuta al mondo (aprile 1959), avevo simbolicamente sul petto lo scudetto vinto dal Milan del mio babbo.
Da lì in avanti, ho sempre tifato per le squadre per cui lavorava di volta in volta il mio vecchio: dopo il Milan, Bologna, Fiorentina, Napoli. Un tifo sui generis, vero, ma pur sempre convinto. Poi sono cresciuto, al raggiungimento della maggiore età sono entrato nella redazione del Guerin Sportivo e ovviamente il mio tifo si è fermato lì: diffidate dai giornalisti-tifosi, anche se loro cazzate vi suonano armoniose.
L’obiettività, nella vita, è fondamentale.
Chi ha in tasca la tessera di un partito o di una squadra di calcio, obiettivo non lo sarà mai. Fatto sta che adesso, ormai vecchio, mangio più pane (e si vede) che pallone (idem), però continuo a seguire il calcio e a… scommettere, perché le cattive abitudini (l’una e l’altra) sono difficili da sradicare.
Algoritmo dei bookmakers
Sta di fatto che da oggi ammetto pubblicamente di tifare per… l’algoritmo dei bookmakers. Che di calcio capisce un cazzo (più o meno come me), ma in compenso ogni tanto regala vantaggi a noi scommettitori. Parlando del Bologna, l’ha fatto lunedì sera a Monza e si è ripetuto oggi. Come da fredda impostazione calcolatoria, dopo il pasticcio di Lucumí (con l’accento girato di là…), la quota del Bologna è raddoppiata, da 3 a 6. Man mano che il tempo passava, l’algoritmo la aggiornava, nel tentativo di attirare qualche “pollo”.
Ne ha attirati almeno due. All’inizio del secondo tempo, il bookmaker che controllavo io ha proposto i rossoblù vincenti a 13, quello del mio amico Gabriele addirittura 15. Senza… avvertirci, ciascuno di noi l’ha fatta, la puntata sul Bologna, e adesso la mia adorazione per l’algoritmo merita di essere ufficializzato. Non so chi l’abbia impostato, speriamo solo che non gli dicano il Bologna è tornato a essere una squadra, propone calciatori che la passata gestione tecnica non considerava (Vignato) o addirittura… non conosceva (Posch) e insomma ha la capacità di ribaltare le partite.
Mercoledì c’è Inter-Bologna: algoritmo, dimmi tu…