Gli Indiani pazzi per il Mondiale – La Tosse e il Qatar
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Gli Indiani pazzi per il Mondiale
Il Mondiale “plastificato” è finalmente entrato nel vivo, ma qualcosa – come canterebbe Dalla – ancora qui non va.
La Fifa dà i numeri: non come le capita istituzionalmente (tipo quando decide di allargare a 48 il numero delle partecipanti alla Coppa del Mondo), ma proprio… numericamente.
In un comunicato ufficiale, ha scritto che la fase a gironi di Qatar 2022 ha raccolto negli otto stadi 2,45 milioni di spettatori, più un altro milione che ha assistito alle partite dai maxischermi della fan zone.
Per fortuna c’è ancora chi, come ad esempio Roberto Maida del Corriere dello Sport, fa il nostro mestiere come si faceva un tempo, ovvero con curiosità.
“Omaggi” non graditi
L’inviato del Corrierino (il Corrierone, nonostante le botte che ha preso, resta quello della Sera), nella sua corrispondenza, sottolinea che l’affluenza comprende una grande quantità di biglietti omaggio, che peraltro non sono stati utilizzati per intero.
“Per esempio domenica” scrive Maida, “allo stadio Al Thumama, per l’ottavo tra Francia e Polonia, erano tanti i vuoti sulle tribune. Il dato ufficiale sugli spettatori, 40.989 su una capienza complessiva di 44.000, era francamente poco credibile, almeno in termini di partecipazione effettiva”.
E da dove verrebbero, tutti questi tifosi? Maida lo ha scoperto per vie diplomatiche (avrà domandato a un’ambasciata “amica”, immagino).
“Complessivamente sono entrati in Qatar circa 77.000 sauditi (e può essere, vista la vicinanza, n.d.r.). Sorprende, invece, la seconda nazione rappresentata: è l’India, che non aveva una squadra qualificata al Mondiale ma ha mosso 57.000 persone in queste settimane”.
L’India? Ah, già, il Paese che ha fornito il maggior numero di lavoratori per la costruzione degli stadi. Stavolta, però, non si segnalano vittime nei cantieri: al massimo saranno morti di noia…