Giovanni Cefis
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Giovanni Cefis e Filippo Inzaghi
Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così di chi ha fatto la gavetta, quella vera, Giovanni Cefis finisce sull’album Panini edizione 1993-94, reparto Serie B, scaffale Verona.
Io & Pippo
Il suo “vicino” è un ragazzotto con il volto di chi vuole arrivare in alto, proviene come Cefis dal Leffe ed è alla prima vera esperienza di un certo livello: più avanti acquisirà il soprannome di Superpippo, ma in quel momento è ancora semplicemente Filippo Inzaghi da Piacenza.
Come accennato, dopo una fugace apparizione in cadetteria con la maglia della sua città, Inzaghi viene da una buona stagione di C1 a Leffe dove le 13 reti segnate hanno contribuito in maniera determinante all’ottenimento di una lusinghiera quinta posizione nella classifica finale.
In quella stagione gialloblù esploderà definitivamente, altre 13 marcature convinceranno il Piacenza a riportarlo a casa, qui andrà a segno 15 volte (ancora in B) e poi si parte per la serie A, un anno di apprendistato a Parma, il titolo di capocannoniere a Bergamo (24 centri), quattro stagioni juventine con 57 reti in campionato e poi ben undici al Milan dove diventa un idolo e partecipa da protagonista alle glorie rossonere, ovvero due Supercoppe Italiane, due scudetti, una Coppa Italia, due Champions, due Supercoppe Uefa e una Intercontinentale.
In azzurro, poi, bisogna aggiungere un Europeo Under 21, un Mondiale e 25 reti nella Nazionale A.
Mi manda Bortolo
La strada di Cefis, invece, è parecchio differente. Lui, in quel 93-94, è alla soglia dei trent’anni (è nato a Bergamo nel 1965) ed è giunto a Verona dopo, come Inzaghi, la bella stagione di Leffe dove ha siglato sei reti, non poche per un centrocampista, ed è risultato tra i migliori del complesso di Bortolo Mutti.
La storia di Cefis inizia nel campionato 82-83 proprio a Leffe in Interregionale e ivi prosegue fino al 1990 (tranne la breve parentesi alla Romanese nel 1985-86), quando la squadra bergamasca approda per la prima volta in Serie C2; due stagioni da protagonista nel gradino inferiore della C, 69 gare e due reti, e poi quella citata poc’anzi di C1 che gli è valsa la chiamata del Verona sulla cui panchina si è insediato proprio Bortolo Mutti, che non ci ha pensato due volte a portarselo dietro.
Sinfonia gialloblù
Cefis esordisce in B alla prima giornata il 29 agosto 1993, avversario di turno l’Ancona di Guerini, il 10 sulla schiena e un 1-1 che accontenta tutti; il Verona non disputa un grosso campionato, naviga costantemente a centro classifica e Cefis è il 10 che innesca Lunini e Inzaghi.
Saranno 28 le presenze a fine stagione, l’ultima delle quali il 5 giugno 94 a Ravenna, dove lui e Inzaghi saranno assieme nella ripresa (Superpippo aveva cominciato in panchina).
Chiusura in calando
A questo punto le strade dei due si separano: Pippo comincia l’ascesa, mentre Cefis si accasa in C1 al Crevalcore dei miracoli, una stagione e poi la partenza per la Juve Stabia (sempre C1), dove nonostante ci siano in squadra giocatori quali Dell’Oglio, Buoncammino e Bachini ottiene solamente un quindicesimo posto; il ritorno a Leffe per un anno da protagonista in C2 e poi la chiusura nel 96-97, ancora in C2, con una stagione a metà tra il “suo” Leffe e il Pontedera.
Oggi è allenatore in Lombardia, ha accumulato esperienze tra i giovani e anche in Serie D, è lontana quella figurina con Inzaghi, ma vuoi mettere la soddisfazione di avergli fornito gli assist per i primi gol?…