Gianluca Pagliuca, il portiere di Coppe
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Paolo Mantovani, dopo averlo visto giocare in un derby contro il Genoa ordinò ai suoi collaboratori di acquistare immediatamente questo portierino di Bologna, che il Bologna aveva prestato alla Sampdoria per il Torneo di Viareggio.
Dopo due stagioni al Bologna in B senza mai giocare, Gianluca Pagliuca, il portierino (si fa per dire: 1,90 per 87 chili) in questione, si trasferì dunque a Genova, dove e’ rimasto per otto stagioni disputando 198 partite e vincendo uno scudetto nel ‘91, due Coppe Italia, nell’88 e nel ‘94, una Coppa delle Coppe nel ‘90 e una Supercoppa italiana nel 1992.
Era la grande Samp di Paolo Mantovani allenata da Vujadin Boskov, con cui Pagliuca si affermò sulla scena internazionale insieme a uomini come Vierchowod, Lombardo, Vialli e Mancini.
La specialità del portierone bolognese sono sempre stati i rigori parati e la più grande amarezza della sua carriera è stata proprio quella di Wembley, quando, nel corso dei tempi supplementari della finale di Coppa Campioni contro il Barcellona, un bolide di Koeman, su punizione, a una manciata di secondi dalla fine, gli impedì di esibirsi nel suo pezzo forte, alla “roulette” dei calci di rigore. Anche senza controprova è facile pensare che la Samp sarebbe partita con un deciso vantaggio nei confronti degli avversari per il solo fatto di schierare Pagliuca.
Decisamente più avara di trofei la vita in nerazzurro: arrivato all’Inter nel ‘94 nel clamoroso scambio che portò Walter Zenga sotto la Lanterna, Gianluca ha conquistato solo una Coppa Uefa (1997-98) in cinque stagioni disputate. Decisamente poco, in rapporto alle ambizioni del club. Una certezza lo ha sempre accompagnato: la ferma volontà di finire la carriera nella sua Bologna. Quando, finita la sua avventura in nerazzurro, gli si presentò l’occasione di andare a giocare al Real Madrid preferì tornare sotto le due torri.
Nell’ottobre ‘99 e’ stato al centro di un vergognoso episodio di vandalismo: sono proprio stati i suoi ex tifosi della Samp a bersagliarlo con dei… rubinetti in occasione di una partita valida per il secondo turno della Coppa Italia. Prima la paura e poi l’amarezza: “Mi hanno trattato così in una città dove sono stato otto anni, faccio fatica a crederci, ero l’idolo di quella gente” commentò. Pagliuca ha un buon curriculum anche in Nazionale: dopo l’esordio, avvenuto nel ‘91, quando in panchina c’era Azeglio Vicini, ha partecipato a tre Mondiali: nel ‘90 come terzo portiere, nel ‘94 e nel ‘98 come titolare.