Europa sì, Mondo No – Mancio Story – Capitolo 16
Europa sì, Mondo No
Siamo alla stagione 1989-90, quella che si concluderà con la disputa dei Mondiali in casa nostra: l’Italia vuole vivere “Notti magiche” (motivetto dell’inno ufficiale di Italia 90 cantato da Edoardo Bennato e Gianna Nannini) e il Mancio con lei. Andrà diversamente, peccato.
Prima delle kermesse mondiale c’è comunque un cammino che regala tanta gioia a Roby, ai suoi compagni e ai suoi meravigliosi tifosi. Alla chiusura del calciomercato, ecco un nuovo portiere di riserva, Nuciari (dal Monza), un utilissimo tuttofare di centrocampo, Invernizzi (dal Como), un instancabile tornante di destra, Lombardo (Cremonese), un centrocampista di qualità e quantità, Katanec (dallo Stoccarda); per il resto, tutti confermati: è così che si costruisce una squadra vincente!
L’amaro in Coppa
Primo appuntamento stagionale, come al solito, è la Coppa Italia. Nella fase eliminatoria, nessun problema contro Prato e Genoa. Poi, nella fase a gironi, la Samp troverà sulla propria strada la Juventus e l’avventura finirà lì. Un peccato, perché i doriani si stavano abituando ad avere quella coccarda tricolore cucita sul petto…
Il gelo del Meazza
Seconda edizione della Supercoppa. Ancora una volta il teatro è il Meazza di Milano e ancora una volta a scendere in campo è la Sampdoria, vincitrice della Coppa Italia. Contro di lei, però, non c’è il Milan, bensì l’Inter di Giovanni Trapattoni, che si è aggiudicata lo scudetto a suon di record.
Fa freddo, ma questo non giustifica gli spalti semideserti dello stadio: il fatto è che la Supercoppa non è ancora entrata nelle abitudini dei calciofili italiani…
Per l’Inter è tutto fin troppo facile: al 37’ Cucchi detta la triangolazione a Serena, sul limite dell’area, e la va a chiudere beffando Pagliuca con un preciso tocco di interno destro; quando ormai la partita volge al termine, Serena capitalizza una sbandata difensiva di Vierchowod e sigla il 2-0 finale. Quella sera, il gelo che attanaglia Milano ha il potere di congelare Roby & compagni…
La finale di Supercoppa Italiana
Milano, 29 novembre 1989
INTER-SAMPDORIA 2-0
Reti: 37′ Cucchi, 86′ Serena.
Inter: Zenga, G. Baresi, Brehme, Matteoli, Bergomi, Verdelli, Bianchi, Berti, Morello, Cucchi, Serena.
Allenatore: Trapattoni.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Vierchowod, Katanec (46’ Muñoz), Lombardo (57’ Carboni), Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Arbitro: Longhi di Roma.
Ci vorrebbe un amico…
In campionato la partenza è buona, la Samp si toglie qualche bella soddisfazione, tipo il 2-0 che rifila all’Inter Campione d’Italia in carica. La squadra più in forma è il Napoli, ma quando i doriani affrontano i partenopei al San Paolo ottengono un pareggio (1-1) che fa capir loro che possono aspirare a qualcosa d’importante…
Poi succede quello che non deve succedere: all’inizio del 1990 si fa molto male Vialli, che resterà fuori un paio di mesi costringendo il Mancio a fare gli straordinari (ovvero i gol: Boskov lo rimette al centro dell’attacco, in assenza di Luca), e subito dopo a “rompersi” è Cerezo, che già da qualche tempo giocava stringendo i denti.
Mancando il suo naturale compagno di squadra, è ovvio che – come cantava Antonello Venditti – “ci vorrebbe un amico”, là davanti. E Roberto lo trova in Attilio Lombardo, che Boskov “catechizza” al meglio e a fine stagione segnerà 7 reti. Il campionato si chiude con il quinto posto: non avessero avuto infortuni, chissà…
Accendiamo gli svedesi!
E la Coppa delle Coppe? L’anno scorso i blucerchiati hanno assaggiato la finale, quest’anno si dicono che devono fare meglio.
I norvegesi del Brann, nei sedicesimi di finale, non sono certo un problema: 2-0 in casa loro, 1-0 al Ferraris.
Negli ottavi, ecco i tedeschi del Borussia Dortmund: sale la qualità, salgono le difficoltà e sale pure la Samp. Match tiratissimo all’andata (1-1), in casa loro, e pure al ritorno, dove però nell’ultimo quarto d’ora i doriani vengono fuori alla grande e vincono 2-0 con una doppietta di Luca.
Passati i quarti di finale contro il Grasshoppers, in semifinale il match è contro i contro i nostri… vicini di casa del Monaco: 2-2 a Montecarlo e 2-0 in casa, si possono preparare le valigie per la seconda finale europea consecutiva, a Göteborg (Svezia), dove l’avversario sarà l’Anderlecht.
Il percorso di avvicinamento alla finale fa della Sampdoria la favorita della partita, ma sul campo non sarà una passeggiata. A Göteborg, duemila chilometri a nord di Genova, si assiste al primo piccolo esodo di tifosi blucerchiati: sono qualche migliaio, si muovono per la città senza fare confusione, poi – più o meno tutti – fanno tappa all’Hotel Opalen, dove alloggia la squadra, quasi a sincerarsi che quel viaggio non fosse un… sogno.
Abbracciano i loro “eroi” metaforicamente, fanno sentire la loro vicinanza senza cadere in eccessi: le solite foto, i soliti autografi. Beh, quelli proprio “soliti” magari no: Roby e Fausto Pari vengono avvicinati da un ragazzo, un tifoso che chiede gli autografi con dedica. Niente di strano, fin qui. Lo strano è che autografo e dedica non li vuole sul canonico foglio di carta o sulla foto.
A Mancini chiede di farglielo su un braccio, come se fosse un tatuaggio, e a Fausto di farglielo… sulla fronte, perché tutti possano vederlo…
In campo, la squadra parte all’arrembaggio: l’allenatore dell’Anderlecht, De Mos, schiera una formazione con… nove difensori o giù di lì, i doriani attacchano senza sosta però senza sfondare.
La svolta, nei tempi supplementari. Boskov sostituisce lo stremato Katanec con Salsano, e Faustino aggiunge la sua freschezza e la sua fantasia all’azione tambureggiante della squadra.
Al 104’ arriva a un passo dal gol: il suo tiro supera il portiere De Wilde, ma non il palo, che lo respinge. Poco male: da quelle parti passa Vialli e non può sbagliare, 1-0. Crolla il muro difensivo dei belgi e quattro minuti dopo Luca concede applaudito bis spedendo in rete di testa un assist di Mancini: 2-0 e si alza al cielo il primo trofeo continentale blucerchiato, la Coppa delle Coppe!
La finale di Coppa delle Coppe
Göteborg, 9-5-1990
SAMPDORIA-ANDERLECHT 2-0
Reti: 104′ e 108’ Vialli.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Carboni, Pari, Vierchowod, L. Pellegrini, Invernizzi (55’ Lombardo), Katanec (92’ Salsano), Vialli, Mancini, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Anderlecht: De Wilde, Grun, Marchoul, Keshi, Kooiman, Musonda, Vervoort, Gudjohnson, Degryse(102’ Nilis), Jankovic (117’ Oliveira), Van Der Linden.
Allenatore: De Mos.
Arbitro: Galler (Svizzera).
Notti tragiche
Ahimè, per chiudere il racconto di quella stagione non resta che parlare del Mondiale. Il Mancio è in formissima, ma questo non basta a convincere il Ct della Nazionale, Azeglio Vicini, a dargli fiducia.
È tra i convocati, per carità, ma lui e “Ciccio” Marocchi saranno gli unici giocatori di movimento a non entrare in campo neanche per un minuto… Chiudiamola qui, perché pur essendo passati tanti anni questa vicenda è ancora difficile da digerire…
I suoi gol nel campionato 1989-90
GIORNATA | PARTITA | GOL |
7ª | Genoa-Sampdoria 1-2 | 1 |
9ª | Fiorentina-Sampdoria 3-1 | 1 |
11ª | Sampdoria-Roma 4-2 | 1 |
16ª | Cesena-Sampdoria 1-2 | 1 |
17ª | Sampdoria-Cremonese 1-1 | 1 (rig.) |
18ª | Sampdoria-Lazio 2-0 | 2 (1 rig.) |
19ª | Bari-Sampdoria 1-2 | 1 (rig.) |
22ª | Sampdoria-Udinese 3-1 | 2 (1 rig.) |
34ª | Cremonese-Sampdoria 0-3 | 1 |
I suoi gol in Coppa Italia 1989-90
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Fase a gironi | Sampdoria-Pescara 2-1 | 2 |
I suoi gol in Coppa delle Coppe 1989-90
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Sedicesimi di finale | Brann-Sampdoria 0-2 | 1 |
Ottavi di finale | Borussia Dortmund-Sampdoria 1-1 | 1 |
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …