Cristiano Breviglieri, l’anima al Diavolo
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Cristiano Breviglieri
Cristiano Breviglieri è una giovane promessa della Rhodense del presidentissimo Borsani. Classe 1963, ha già un passato importante in quel 1982, fatto di un lustro tra le giovanili rossonere del Milan e terminato per una questione di scelte:
«L’ultimo anno non scattò il feeling con Valdinoci, giocavo fuori ruolo e Galbiati decise di non confermarmi, arrivo così alla Rhodense dove faccio gli Allievi nazionali e poi, con la prima squadra promossa in C1 e perciò obbligata dalle norme federali, la Primavera. Un campionato stupendo, ho affrontato Donadoni, Galderisi, il Genoa e la Sampdoria; porto nel cuore un 3-3 strappato al “Combi” di Torino contro la Juventus!».
La Rhodense e l’esordio in C1
Con la Rhodense, Breviglieri esordisce in C1, la squadra retrocede e la stagione successiva la vive da riserva nella vecchia C2; le tappe successive sono un Lecco in pesante difficoltà («Giocai 24 gare in Interregionale in una stagione travagliata»), l’occasione mancata di Como dove non viene considerato perché il mister non vuole ragazzi che stiano svolgendo il servizio militare, quindi l’Erbese in Promozione, «dove decisi che era ora di iniziare a lavorare» e alcune stagioni in Prima Categoria senza infamia né lode.
La fine della carriera
Oggi lavora in un’importante agenzia finanziaria, e dopo aver fatto il capo area (Lombardia) per un ventennio si dedica alla progettazione.
Con il calcio ha chiuso, gli resta il rimpianto di «essere stato forse troppo “molle”, ero un giocatore molto tecnico ma fragile, non un lottatore, forse un pochino lento. Comunque ho giocato con Icardi, Evani e Gadda e sono tutti ricordi bellissimi».