Il Torneo di Viareggio – C’ero una Volta
Era il 1988, il calcio italiano cominciava a mostrare i muscoli in attesa che andasse in scena Italia 90, il nostro mondiale.
Era il 1988, il calcio italiano cominciava a mostrare i muscoli in attesa che andasse in scena Italia 90, il nostro mondiale.
Lo so, è l’incipit (storpiato) di tutte le favole. Io non ho mai scritto una favola, non ho più l’età per le favole, ma una favola – professionalmente parlando – l’ho vissuta. Giornalista professionista da quarant’anni: insomma, qualcosa avrò pur fatto, e sto andando a sfogliare le pagine per recuperarne le tracce. Lo faccio sfruttando…
Parole e musica di Arrigo Sacchi, pubblicate qualche giorno fa da La Gazzetta dello Sport: Leao? Con me non giocherebbe.
Oggi, le scommesse fanno parte della nostra quotidianità, ma nel 1997, se volevi puntare su una partita dovevi rivolgerti agli allibratori clandestini.
Mi chiamo Giuseppe Bergomi, ma ormai per tutti sono il Pepp. Anzi, per essere più precisi sono zio Pepp. Perché zio? Fu Marini ad affibbiarmi questo nomignolo.
Diciamolo fuori da ogni retorica: un sano silenzio stampa ci risparmia quelle inutili litanie preconfezionate che ci vengono ammollate in conferenza stampa
Ultimo domicilio conosciuto: Tangerang, Indonesia. Che cazzo ci fa, Walter Zenga, a Tangerang? Il direttore tecnico del Persita Fc,
C’è stato un tempo, una trentina d’anni fa in cifra tonda, in cui quegli stessi cuori giallorossi battevano per un purosangue made in Trigoria, Giuseppe Giannini.
Siamo a un anno da Italia 90, la fiera dei sogni calcistici italiani. È fine maggio: l’Inter si avvia a vincere lo scudetto, il Milan la Coppa dei Campioni.
Ho 17 anni, fino a qualche tempo fa ero solo un ragazzino della Primavera del Bologna e invece adesso sono in prima squadra. Sono Roberto Mancini