Carlo Furlanis – L’eroe “nascosto”
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Carlo Furlanis
Quando si pensa ai Ragazzi del ‘64, il nome di Carlo Furlanis (Concordia Sagittaria, Venezia, 10 marzo 1939 – Pescia, Pistoia, 2 luglio 2013) non è mai tra i primi a venire in mente.
Forse a causa del ruolo (terzino destro), forse per via del carattere riservato, insomma, Carlo non è ricordato come merita.
Eppure in rossoblù ha disputato 235 partite spalmate su nove anni, numeri importanti che servono a restituirgli l’importanza che merita.
La museruola a Mazzola
Tanto per dire, se è vero che Bernardini è passato alla storia per aver schierato Capra con un “11” assolutamente fasullo solo per contenere la genialità di Mariolino Corso, è altrettanto vero che Furlanis – durante lo spareggio – si sia preso cura di Sandro Mazzola, formidabile terminale offensivo nerazzurro, riducendolo all’impotenza.
La sua assoluta affidabilità gli consentì di giocare titolare sino al 1969, quando all’orizzonte apparve il suo naturale sostituto, Tazio Roversi.
A quel punto, Carlo se ne andò a Bari a giocarsi le ultime fiches della carriera, prima di chiuderla con una comparsata all’Empoli.
L’azzurro negato
Non ebbe fortuna in Nazionale, tanto che giocò solo nell’Under 23.
La rappresentativa maggiore, per lui, rimase un miraggio, tagliato fuori dalla concorrenza di un campione come l’interista Tarcisio Burgnich: a uno lo scudetto allo spareggio, all’altro la maglia azzurra…