Campioni d’Italia – Mancio Story – Capitolo 17
Campioni d’Italia!
Un antico proverbio suggerisce che non tutto il male viene per nuocere. È proprio così. La delusione per non essere mai sceso in campo durante i Mondiali, pur essendo all’apice della forma fisica e tecnica, Mancini riesce a trasformarla in energia positiva: la Sampdoria è la sua Nazionale!
Anche Luca, nel senso di Vialli, da Italia 90 si aspettava ben altro, così quando si ritrovano a Bogliasco per il “vernissage” della stagione 1990-91 basta uno sguardo per dirsi tutto: questo sarà il loro anno. La squadra è forte, Mantovani e Borea rinforzano la “rosa” con gli innesti di Ivano Bonetti (dal Bologna) e Oleksij Mikhajlichenko (dalla Dinamo Kiev) e il gioco è fatto.
Peccato, l’ultimo ostacolo…
Il primo impegno stagionale, come da tradizione, è la Coppa Italia. Saltato l’ostacolo-Brescia nel turno preliminare, agli ottavi idem con la Cremonese, ai quarti con il Torino (ma solo ai calci di rigore), in semifinale con il Napoli e in finale la Samp si ritrova di fronte la Roma, come qualche anno prima.
La finale d’andata si gioca il 30 maggio, cioè qualche giorno dopo la conquista dello storico scudetto di cui parleremo. I doriani vorrebbero fare il bis campionato-Coppa Italia, ce la mettono tutta, però la concentrazione non è quella delle passate edizioni.
Quando scendono in campo all’Olimpico, per il match di andata, mentalmente stanno ancora festeggiando con i tifosi per le vie di Genova… I giallorossi ne approfittano per vincere 3-1 (in campionato, in casa loro, aveva vinto la Samp 1-0…) e l’1-1 nella partita di ritorno è inutile ai fini del risultato: niente “doppietta”, è stato fatale l’ultimo ostacolo.
Le finali di Coppa Italia
Roma, 30-5-1991
ROMA-SAMPDORIA 3-1
Reti: 12′ aut. L. Pellegrini, 29′ Katanec, 35′ Berthold, 40′ rig. Voeller.
Roma: Cervone, S. Pellegrini, Carboni, Berthold, Aldair, Nela, Desideri, Di Mauro, Voeller, Giannini (83′ Gerolin), Rizzitelli (76′ Muzzi).
Allenatore: Bianchi.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec (84′ Bonetti), Pari, Vierchowod, L. Pellegrini, Lombardo (84′ Invernizzi), Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Arbitro: Pairetto di Nichelino.
Genova, 9-6-1991
SAMPDORIA-ROMA 1-1
Reti: 56′ rig. Voeller, 79′ aut. Aldair.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Katanec, Pari, Vierchowod, Lanna (62′ Branca), Lombardo, Cerezo, Vialli, Mancini, Invernizzi (56′ Mikhaijlichenko).
Allenatore: Boskov.
Roma: Cervone, S. Pellegrini, Carboni, Gerolin, Aldair, Nela, Desideri, Di Mauro, Voeller (84′ Salsano), Giannini (67′ Tempestilli), Rizzitelli.
Allenatore: Bianchi.
Arbitro: Pezzella di Frattamaggiore.
Il sogno s’avvera
Da qualche anno, molti critici accusavano Mancini e Vialli di essere bambini viziati, dicevano che non volevamo andare nei grandi club nonostante le numerose richieste perché a Genova il presidente Mantovani li coccolava, mentre alla Juve o al Milan sarebbero stati costretti a sudarsi la pagnotta.
Bugie, cattiverie gratuite. Semplicemente, Roberto, Luca e gli altri avevano fatto un patto d’onore: non si lascia la Sampdoria se prima non vinciamo lo scudetto. Ed eccoli, all’alba degli anni Novanta, impegnati a rincorrere il sogno tricolore.
Pronti, via e la Samp si insedia subito nel gruppetto delle squadre di testa e lì resterà sino alla fine. Il platonico titolo di campione d’inverno va all’Inter, che pure viene strapazzata (3-1) nel confronto diretto.
Nel girone di ritorno, la squadra di Boskov ingrana una marcia superiore e si aggiudica lo scudetto con un paio di giornate d’anticipo. Impossibile condensare in poche righe la gioia di quei giorni.
Il grande merito del sogno che è diventato realtà è ovviamente di Paolo Mantovani, che in questi anni ha saputo costruire un capolavoro andando a pescare un po’ ovunque un manipolo di ragazzi cresciuti insieme fino a diventare adulti, capaci di battere le avversarie sul campo e la prevenzione di certi critici sui giornali e in tivù.
L’abbraccio dei tifosi, l’urlo della Gradinata Sud, il sorriso compiaciuto del presidente, che quasi si defilava, nei giorni della festa, per lasciare il palco ai “suoi” ragazzi: tutte istantanee che chi ama il calcio porterà per sempre nel cuore…
Due “fronti” sono troppi
Sampdoria campione in carica, in Coppa delle Coppe, e come tale si comporta, almeno fino a quando può. Nei sedicesimi di finale, il Kaiserslautern fa soffrire un po’ i blucerchiati: 1-0 per loro all’andata, ma al ritorno – al Ferraris – le cose vanno a posto (2-0: il primo gol, su rigore, è del Mancio…).
Negli ottavi, due vittorie contro l’Olympiakos e forse la Samp si illude di poter rivincere il trofeo. A riportarla con i piedi per terra provvede il Legia Varsavia, che all’andata la batte con un 1-0 che sarebbe ribaltabile, ma forse con la testa i doriani stanno pensando allo scudetto e allora al ritorno, dopo un’ora, finiscono sotto 0-2.
L’eventuale sconfitta davanti ai propri tifosi li scuote, Roby e Luca riescono almeno a riagguantare il pareggio: l’onore è salvo, la qualificazione no…
Supercoppa all’italiana
In questa incredibile stagione non c’è l’ormai solito appuntamento con la Supercoppa Italiana, non avendo vinto la Coppa Italia, in compenso una Supercoppa la Samp se la gioca ugualmente: è quella Europea, che mette a confronto chi ha vinto la Coppa dei Campioni e chi ha vinto la Coppa delle Coppe.
Altro impegno internazionale, dunque, solo che ha un sapore incredibilmente… italiano. Dall’altra parte del campo, infatti, c’è il Milan, che nel 1990 ha vinto la coppa dalle grandi orecchie battendo nell’ultimo atto il Benfica.
Finale “sdoppiata”: all’andata, in vantaggio la Samp con un gol di Mikhajlichenko, abilissimo in area a sfruttare un assist del Mancio, ma una decina di minuti dopo Evani – con un gran tiro da fuori area, sugli sviluppi di un calcio d’angolo – inventa il gol del pareggio.
Tutto è rimandato al match di ritorno, un paio di settimane dopo a Bologna, perché il manto erboso di San Siro è in cattive condizioni e il Diavolo decide di ospitare il match al Dall’Ara. Il suo primo stadio, però, non porta fortuna a Roberto. Dispiace dirlo, ma il Milan gioca meglio e si porta a casa il trofeo.
Le finali di Supercoppa Europea
Genova, 10-10-1990
SAMPDORIA-MILAN 1-1
Reti: 31′ Mikhajlichenko, 40′ Evani.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini, Invernizzi, Pari, Lanna, Pellegrini, Mikhajlichenko, Lombardo, Branca, Mancini, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Milan: Pazzagli, Tassotti, Costacurta, Gaudenzi, Galli, Baresi, Donadoni (58′ Rijkaard), Ancelotti, Massaro, Gullit, Evani (71′ Stroppa).
Allenatore: Sacchi.
Arbitro: Rosa dos Santos (Portogallo).
Bologna, 29-11-1990
MILAN-SAMPDORIA 2-0
Reti: 44′ Gullit, 76′ Rijkaard.
Milan: Pazzagli, Tassotti, Maldini, Carbone, Costacurta (79′ Galli), Baresi, Ancelotti, Rijkaard, Agostini, Gullit (75′ Donadoni), Evani.
Allenatore: Sacchi.
Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Bonetti, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Mikhailichenko (68′ Dossena), Katanec (84′ Branca), Vialli, Mancini, Lombardo.
Allenatore: Boskov.
Arbitro: Petrovic (Jugoslavia).
I suoi gol nel campionato 1990-91
GIORNATA | PARTITA | GOL |
6ª | Sampdoria-Atalanta 4-1 | 1 (rig.) |
8ª | Sampdoria-Pisa 4-2 | 1 |
9ª | Napoli-Sampdoria 1-4 | 2 |
14ª | Sampdoria-Inter 3-1 | 1 |
22ª | Sampdoria-Parma 1-0 | 1 |
24ª | Sampdoria-Milan 2-0 | 1 |
25ª | Pisa-Sampdoria 0-3 | 1 |
28ª | Sampdoria-Cagliari 2-2 | 1 |
30ª | Sampdoria-Bari 3-2 | 1 |
34ª | Lazio-Sampdoria 3-3 | 2 (1 rig.) |
I suoi gol in Coppa Italia 1990-91
GIORNATA | PARTITA | GOL |
preliminare | Brescia-Sampdoria 0-4 | 1 |
Ottavi di finale | Sampdoria-Cremonese 1-1 | 1 |
I suoi gol in Coppa delle Coppe 1990-91
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Sedicesimi di finale | Sampdoria-Kaiserslautern 2-0 | 1 (rig.) |
Quarti di finale | Sampdoria-Legia Varsavia 2-2 | 1 |
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …