C’ero una volta
Il Mercato Intelligente
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Lo so, è l’incipit (storpiato) di tutte le favole. Io non ho mai scritto una favola, non ho più l’età per le favole, ma una favola – professionalmente parlando – l’ho vissuta. Giornalista professionista da quarant’anni: insomma, qualcosa avrò pur fatto, e sto andando a sfogliare le pagine per recuperarne le tracce. Lo faccio sfruttando il regalo di Marco De Polignol, che si è preso la briga e di certo il gusto di catalogare Guerin Sportivo e Calcio 2000, le “case” che hanno ospitato la mia prima e seconda vita (già, ormai sono alla terza età…). Ogni settimana andrò a pescare in quel magico hard disk un pezzo di me (non c’è bisogno di aggiungere altro, please…), con la speranza di presentarvi una persona (non mi piacciono i personaggi) come ho avuto la fortuna di conoscerla io: senza filtri, solo un taccuino, una penna e tanta curiosità. Dice che la gente non ha più voglia di leggere: meglio così, la maggioranza penserà che si tratti di un inutile culto della personalità e tirerà dritto senza soffermarsi. Per gli altri, che saranno pochi ma mi auguro “buoni”, ecco a voi C’ero una volta…
Siamo a un anno da Italia 90, la fiera dei sogni calcistici italiani. È fine maggio: l’Inter si avvia a vincere lo scudetto, il Milan strapazza la Steaua Bucarest e porta a casa la Coppa dei Campioni, il Napoli si aggiudica la Coppa Uefa, la Sampdoria si vede sfuggire la Coppa delle Coppe per colpa del Barcellona.
Insomma, il calcio italiano attraversa un momento magico, la Serie A si conferma il campionato più bello e talentuoso del mondo, ma non tutti possono permettersi gli investimenti di Pellegrini, Berlusconi, Ferlaino e Mantovani.
Però nel giro di pochi giorni inizierà l’antico rito del calciomercato, e a quello ovviamente partecipano tutti, anche i club del “vorrei ma non posso”. Per loro, ma non solo per loro, il Guerin Sportivo realizza le Pagine Gialle (chi non ha mai visto una bolletta della Sip se lo faccia spiegare da un anziano…) del “mercato intelligente” andando a vedere – dalla Serie B in giù – quali sono i giovani calciatori con un prezzo alla portata di tutti, non solo delle big.
Senza rovinarvi il gusto della lettura, vi segnalo – rileggendo gli elenchi con gli occhi della storia – questi nomi: Lorenzo Minotti (Parma), Eugenio Corini (Brescia), Attilio Lombardo (Cremonese), Gianfranco Zola (Torres), Carmine Nunziata (neo Ct dell’Under 21, complimenti!, Pavia), Giuseppe Signori (Piacenza), Angelo Di Livio (Perugia), Pierluigi Casiraghi e Maurizio Ganz (Monza), Davide Fontolan (Genoa) e Fabrizio Ravanelli (Perugia). Tutto questo (e altro ancora), come detto, dalla B in giù. Come cantava Modugno, “Credo che un sogno così non ritorni mai più”…
Il Mercato Intelligente
Chi sono i miglior calciatori Under 23 di Serie B, C1 e C2? In quali squadre giocano? Quanto costa il loro cartellino? Ecco una piccola guida dedicata a quei presidenti che vogliono allestire una formazione di buon livello senza farsi strangolare dai prezzi folli di Milanofiori
di Marco Montanari
Chiudete gli occhi e provate a immaginare un supermercato: sugli scaffali, al posto del riso che non scuoce mai o della pasta che ti fa sentire sempre a casa tua, metteteci una miriade di giocatori, atleti per tutti i gusti e per tutte le tasche. Nelle corsie, invece delle canoniche massaie o degli intraprendenti single, ecco centinaia di persone, manager e maneggioni, diesse “monogami” e dirigenti aperti a più… esperienze.
Non è – tutto questo – un girone dell’inferno, e nemmeno — sia chiaro — uno spaccio di carne umana. Piuttosto, se siete riusciti a immaginare bene la scena, a questo punto potete tranquillamente cancellare dai vostri impegni futuri una visita al calciomercato: in pratica sapete già tutto.
Là dove miliardi sostituiscono le noccioline all’ora dell’aperitivo, dove l’avvocato Campana un giorno decise di invitare i carabinieri, dove si creano e si distruggono i miti delle nostre domeniche pallonare, anche quest’anno avrà luogo la fiera delle vanità e dei sogni che ci tiene compagnia da che calcio è calcio.
Nonsolobig
Si parlerà di Maradona, di Dunga, di Vialli, di Mancini. Ma nei gabbiotti riservati agli operatori di mercato, altri nomi verranno sussurrati: Pizzi, Ravanelli, Cioni, Rossini, Taglialatela, Benarrivo, Scognamiglio. Nomi di campioni veri e campioni senza valore, ragazzi di belle speranze avviati verso un grande avvenire e vittime designate da sacrificare sull’altare dedicato al dio tifoso.
Noi, senza avere la pretesa di dare alle stampe una sorta di Bibbia del calciofilo, abbiamo condotto un piccolo sondaggio per scoprire chi sono gli Under 23 di Serie B, C1 e C2 che fra un mese e mezzo ci terranno compagnia nei resoconti da Milanofiori. Sono pagine gialle per permettere agli sportivi di non farsi trovare impreparati quando il presidente del loro club annuncerà, gonfiando il petto, di aver ingaggiato «un giovane di sicuro talento».
Ma — visto che ci siamo — l’argomento potrebbe interessare anche a quei dirigenti che non vogliono rovinarsi e hanno intenzione di imboccare la strada del “mercato intelligente”. Perché non sempre chi spende molto spende bene…
Portieri
Sul primo “scaffale”, quello destinato ai portieri, la merce — ci sia passato il termine — non è né ottima né abbondante. Su tutti spicca Giuseppe Taglialatela, cresciuto calcisticamente nel Napoli e attualmente in forza al Palermo. Grosso modo sullo stesso piano, ma più “vecchio” di due anni, un altro prodotto di un grande vivaio metropolitano, quello torinista: Fabrizio Boccafogli, che oggi difende la porta del Prato, ha 21 anni e mezzo ma offre già discrete garanzie.
La “pesca”, in Serie B, è limitata ad Adriano Bonaiuti (Samb), titolare della rappresentativa cadetta di Sergio Brighenti. Non mancano ovviamente altre proposte (Massimiliano Caniato dell’Oltrepo, Davide Quironi del Trento, Alessandro Lazzarini dell’Alessandria), però in questi casi la percentuale di rischio aumenta notevolmente.
Liberi
Scelta abbastanza ristretta anche per quanto riguarda i liberi, dove comunque troviamo il gioiello della compagnia: Stefano Rossini, battitore che nel Parma gioca prevalentemente da fluidificante, ha le stigmate del campione e l’Inter nel futuro. Il minimo che gli possa capitare, nel giro di qualche stagione, è ereditare la maglia azzurra da Franco Baresi.
Chi vuole sposare la qualità alla quantità e non può mettersi in concorrenza con il club nerazzurro, proprio grazie al Parma ha la possibilità di trovare ciò che cerca, ovvero Lorenzo Minotti, libero dal gol facile. Se invece qualcun altro ama il rischio, Roberto Fogli è il massimo della vita: il granatino (ora al Barletta) è stato frenato da un paio di brutti incidenti, ma ha classe sopraffina e una volta recuperato diventerà un vero “crack”.
Per informazioni, prego rivolgersi a Sergio Vatta: un nome, una garanzia. Ancora più rischioso (ma non meno interessante) può rivelarsi l’investimento su Mirco Omiccioli del Casale, altro ragazzo di belle speranze bloccato dalla sfortuna. Tra gli altri — vista anche l’età — vorremmo segnalare il catanese Massimo Tarantino: ha talento da vendere, è giovanissimo (18 anni), è in grado di giocare pure da stopper e non costa una follia. Hai visto mai?
Marcatori
Il discorso cambia radicalmente quando si tratta di scandagliare il reparto destinato ai marcatori. Per esempio c’è Luigi Apolloni, anche lui della premiata ditta Parma, ma non è neanche il caso di parlarne: la Sampdoria ha battuto tutti sul tempo, accaparrandosi il suo cartellino un anno fa.
Allora tanto vale occuparsi di alcuni giovanissimi che stanno bruciando le tappe. Roberto Sigoli, per cominciare, gioca nella Virescit ed è un difensore centrale implacabile; Riccardo Pasqualetto, invece, è stato inserito da Buffoni per cercare di turare le falle che si erano aperte nella difesa del Padova; Paolo Siroti, juventino in forza all’Avellino, non ha trovato in Irpinia l’ambiente adatto per spiccare il volo ma rimane un elemento interessante; Cleto Polonia è il perno della retroguardia della Triestina; Gianluca Festa (Cagliari) è uno dei migliori stopper della C1, un grande combattente che sa farsi apprezzare anche negli appoggi.
Come potete vedere, ognuno può trovare il difensore giusto al prezzo giusto: e se il miliardo e mezzo che occorre per Antonio Paganin vi sembra esagerato, ci sono Filippo Cioni (Cecina) e Alessandro Signorini (Poggibonsi) che costano quanto un tozzo di pane.
Fluidificanti
A metà strada fra la difesa e il centrocampo troviamo un paio di fluidificanti da seguire con estremo interesse. Noi sceglieremmo Raffaele Sergio, stantuffo del Mantova, per le qualità tecniche e per il fisico d’acciaio, però il palermitano Pietro De Sensi sta disputando un grande campionato e si propone all’attenzione generale per la predisposizione al gol.
Leggermente in ribasso le quotazioni di Massimo Osmani (Rimini) e Ivan Rizzardi (Cremonese), potrebbero salire alle stelle quelle di Massimiliano Fiondella, che gioca nella Lucchese.
Mediani e centrocampisti
Fra i mediani ancora un… fuoriserie, Gennaro Ruotolo, centopolmoni del Genoa: costa circa tre miliardi, ma il problema sarà convincere Scoglio a privarsene. Volendo risparmiare qualcosa, ci si può rivolgere al Vicenza per Mauro Zironelli, 19 anni, una vera forza della natura, o al Bari per Angelo Carbone.
A nostro avviso merita un pizzico di attenzione Eusebio Di Francesco (Empoli), giocatore a tutto campo tecnicamente apprezzabile. Nel settore dei centrocampisti classici, Stefano Eranio ha già trovato una sistemazione, visto che il Genoa lo ha ceduto al Napoli.
Il club rossoblù ha però un’altra carta da giocare, quella di Elio Signorelli (attualmente al Prato): il ragazzo — a quanto pare — sta accusando un periodo di scarsa vena, ma la qualità non si discute.
Tra gli altri, segnaliamo Stefano Daniel (Reggiana), Livio Maranzano (Salernitana), Marco Sgrò (Jesi) e Giovanni Sorce (Licata): quattro atleti in cerca di autore che potrebbero trovare entro breve il modo per salire alla ribalta.
Registi
Eccoci arrivati ai registi, croce e delizia del nostro football. Il più affidabile è forse il genoano Roberto Onorati, che costa parecchio e garantisce la sicurezza dell’investimento. Giorgio Venturin (Cosenza) è un altro giocatore su cui puntare a occhi chiusi senza paura di aver gettato soldi al vento, così come Giovanni Stroppa (Milan, in prestito al Monza) ha il “passo” giusto per arrivare lontano.
A chi vuole tentare il colpo grosso, offriamo un “consiglio per l’acquisto” da vagliare con attenzione: Carmine Nunziata, 22 anni a luglio, di scuola interista, regista del Pavia. È il classico calciatore che canta e porta la croce, ha visione di gioco e resistenza fisica: non fosse stato per un grave infortunio che lo bloccò sul più bello, adesso sarebbe sicuramente in Serie A.
Trequartisti
Cercate per caso un giocatore di grande classe, capace di risolvere con un guizzo ogni partita? Se Maradona non è alla portata delle vostre tasche, allora l’uomo giusto al posto giusto potrebbe essere Fausto Pizzi, un altro giovane cuore nerazzurro che attualmente giganteggia nel Vicenza.
Nell’ambiente si parla molto bene anche di Gianfranco Zola, genietto tascabile della Torres, e di Giuseppe Signori del Piacenza. Il colpo gobbo potrebbe fornirlo Oberdan Biagioni (Lazio, in forza al Monopoli), che però sul piano fisico lascia piuttosto a desiderare.
Se proprio dovete rischiare, molto meglio provarci con Gaetano Fontana, delizioso mancino del Catanzaro: il presidente Albano, uomo di spirito, qualche mese fa ha chiesto alla Fiorentina due miliardi e mezzo per il suo pupillo. Quando gli sarà passata la voglia di scherzare, è probabile che Fontana possa diventare un uomo-mercato.
Tornanti
Se vi occorre un tornante coi fiocchi, un uomo che sappia cucire il centrocampo all’attacco, che effettui cross sapienti per le punte, è inutile prenotare il biglietto aereo per Rio de Janeiro o Buenos Aires: Ancona (o Torino) è più vicina e offre il… lusso che desiderate. Alzi la mano chi, dopo averlo visto all’opera, non se la sente di pronosticare un grande avvenire a Gianluigi Lentini.
Avessimo preparato questo servizio nel novembre scorso, al primo posto ci sarebbe stato Marco Nappi, ma il biondino genoano ha evidenziato negli ultimi tempi precisi limiti di continuità che consigliano un minor entusiasmo. Fra i tornanti, Angelo Di Livio rappresenta un punto fermo: il Perugia, dopo aver fallito l’obiettivo-promozione, potrebbe lasciarlo partire.
Basta presentarsi a Pierone Aggradi con un miliardino e mezzo e il gioco è fatto. In tema di emergenti, un occhio di riguardo deve essere destinato ad Attilio Lombardo della Cremonese, che offre un rendimento costante e ben oltre la semplice sufficienza. La sorpresa potrebbe venire da Carlo Ricchetti, diciannovenne del Foggia: è veloce, tecnicamente valido e si sta facendo le ossa nell’”inferno” del calcio italiano (il Girone B della C1). Se non si brucia…
Attaccanti
Ultimo capitolo, quello riservato agli attaccanti. Sono loro, i cosiddetti bomber, gli oggetti del desiderio di tifosi e dirigenti. Fra le nuove proposte dei nostri campionati, sceglieremmo Maurizio Ganz del Monza (in realtà il suo cartellino è della Sampdoria) e Fabrizio Ravanelli del Perugia. I due, almeno come caratteristiche, formano una coppia ben assortita: agile il primo e potente l’altro, potebbero garantire una vasta gamma di soluzioni sotto rete.
Sta andando abbastanza bene pure l’empolese Ciccio Baiano, mentre ha accusato il colpo del declassamento Massimo Ciocci. Tutto da scoprire il talento di Pierluigi Casiraghi, attaccante monzese che pare rientri nei piani della Juventus. Un centravanti che ci piacerebbe vedere all’opera almeno in Serie B (e l’anno prossimo saremo accontentati…) è Andrea Silenzi, punta di diamante della Reggiana: dicono abbia grandi doti atletiche, di sicuro segna parecchi gol.
Chi volesse azzardare il colpo a sensazione, si annoti questi nomi: Andrea Bagnoli (Pontedera), Pierpaolo Bresciani (Trento), Andrea Mariano (Spezia), Dimitri Calderoni (Forlì) e Michele Padovano (Cosenza). Per assicurarsi le loro prestazioni non occorre svenarsi e, se dovessero “esplodere”, la prossima campagna acquisti sarebbe una passeggiata…