Bruno su mille ce la fa – La Tosse e il Qatar
Il tempo di lettura dell'articolo è di 1 minuti
Bruno su mille ce la fa
La vita è bizzarra, e questo Bruno Petkovic, l’uomo che ha permesso alla Croazia di arrivare ai calci di rigore contro il Brasile, l’ha imparato proprio in Italia, in particolar modo a Bologna.
Voluto sotto le Due Torri dal direttore sportivo Riccardo Bigon, “sopportato” non più di dodici mesi – sempre sotto le Due Torri – dall’allenatore, Roberto Donadoni, quella maglia rossoblù con il numero 7 indossata dal 12 gennaio 2017 all’11 gennaio 2018 non andò certamente a ruba, tra i tifosi felsinei.
Perché il ragazzo – all’epoca ventitreenne – mostrava buona tecnica di base, prestanza atletica, tanto impegno e zero risultati.
Bianco totale
Nessun gol, a cavallo di due campionati di Serie A, tra Bologna e Verona, suo ultimo domicilio italiano conosciuto. Conveniamone: per uno che di mestiere fa l’attaccante, un bottino miserrimo.
Nell’estate del 2018, Petkovic viene “sbolognato” (il termine calza a pennello) alla Dinamo Zagabria con la formula del prestito con obbligo di riscatto, come dire “adesso però ve lo tenete…”. Bruno torna a casa, conquista la maglia da titolare, mette a frutto le sue qualità e a suon di gol (?!?) va a finire pure in Nazionale.
Non una Nazionale qualunque, ma quella che ha conquistato il titolo di vicecampione del Mondo (2018) e in questi giorni si accinge a disputare un’altra semifinale mondiale (hai visto mai?).
La vita è bizzarra, adesso lo sanno pure Bigon e Donadoni: Petkovic ha una camera con vista su Qatar 2022, Riccardo è momentaneamente senza squadra e Roberto non allena dal 2020, quando venne esonerato dallo Shenzhen…