Angelo Peruzzi, l’angelo in Paradiso
Io ho una sicurezza, una soltanto: di larghi come me ce ne sono pochi. Cosi’, con un po’ di autoironia, Angelo Peruzzi descrive se stesso.
Io ho una sicurezza, una soltanto: di larghi come me ce ne sono pochi. Cosi’, con un po’ di autoironia, Angelo Peruzzi descrive se stesso.
Aveva appena sedici anni quando, Francesco Antonioli, esordì a San Siro, in Coppa Italia, contro la Juventus.
Roberto Baggio con oltre 350 gare disputate in Serie A e più di 150 reti segnate è il più prolifico attaccante in attività del campionato italiano.
Roberto Baronio, giovanissimo talento nel Brescia, gemellino del più giovane Pirlo, con il quale ora fa coppia nella Reggina: esordì con Lucescu, in Serie A.
Superman. Vola come lui, agilissimo nonostante un fisico imponente. Gigi Buffon è il portierone del presente e del futuro, in azzurro e nel suo Parma.
Non si vive di soli gol, questa frase non esiste nel vocabolario di Hernan Crespo, fino a qualche tempo fa chiamato Valdanito per la somiglianza con Jorge Valdano
Paolo Iglesias Montero a 27 anni aveva già battuto nel campionato italiano il record di espulsioni. Sulle sue uscite anzitempo la stampa italiana a un certo punto ha cominciato a romanzare parecchio, quasi che l’apporto sul campo del difensore uruguaiano fosse limitato a interventi al limite del regolamento e soprattutto oltre. Ora, se non si…
Il pilone difensivo della Lazio è lui. Da sempre in biancoceleste, dove è cresciuto nelle giovanili e ha esordito in Serie A a 18 anni, Alessandro Nesta
Zvonimir Boban, cresciuto nella Dinamo Zagabria (ora Croazia), è stato acquistato dal Milan nel novembre 1991, da dove finì in prestito al Bari.
Chiedetelo a Massimo Ambrosini, capace di conquistare il tanto agognato scudetto ancora giovanissimo; e il suo non fu affatto un ruolo da comparsa, nel Milan 98
L’idolo di tutte le riserve, che ha fatto la scalata dal fondo. Da terzo portiere del Milan a uomo-chiave del tricolore.
Uno degli ultimi prodotti dell’oratorio, nel senso più pieno e positivo del termine. Demetrio Albertini, perno del centrocampo del Milan.
Il prototipo del classico difensore italiano: aggressivo, reattivo, bravo di testa nonostante la statura non elevata, questo è Fabio Cannavaro.
Negli ultimi due anni a Pinturicchio, Alessandro Del Piero, nome di un antico pittore italiano che gli affibbiò Gianni Agnelli non ne è andata dritta una.
Sempre sotto esame, Marco Delvecchio: come la maggior parte dei predatori d’area è giudicato solo in base a quanto segna.
Gianluca Pessotto deve sempre ripartire, come Ercolino Sempreinpiedi, personaggio dei comics di qualche anno fa.
Eriksson chiese a Paolo Negro di provarsi nel ruolo di centrale, il ragazzo accettò e colse al volo un’occasione d’oro.
Vincenzo Montella. Gol sempre e comunque: quando era bambino li evitava, giocando da portiere a Castello di Cisterna a 15 chilometri da Napoli.