Il volpone e l’uva – La tosse e il Qatar
La tosse e il Qatar 22/11/22 – Il volpone e l’uva. La notizia è importante: Cristiano Ronaldo non ha più la caghetta.
La tosse e il Qatar 22/11/22 – Il volpone e l’uva. La notizia è importante: Cristiano Ronaldo non ha più la caghetta.
Al San Paolo serve una vittoria per ottenere la partecipazione ai Mondiali 1970 e arriva un trionfo Azzurri – Germania Est 3-0
Ok, sono iniziati il Mondiale e il Qatar ha già mostrato i muscoli. Voi pensate alla cerimonia inaugurale? Io no, penso ai due gol dell’Ecuador.
Raffaele Palladino (Mugnano di Napoli, 17-4-1984) esordisce il 21 novembre 2007, in Nazionale, In totale, colleziona 3 presenze in azzurro e nessun gol.
«Oggi mi sento qatarino. Oggi mi sento arabo. Oggi mi sento africano. Oggi mi sento gay. Oggi mi sento disabile. Oggi mi sento un lavoratore migrante».
Gigi Di Biagio (Roma, 3-6-1971). La sua avventura azzurra inizia il 28 gennaio 1998 e si conclude il 20 novembre 2002, per un totale di 31 presenze e 2 gol.
Per Christian Maggio, saranno 34 le presenze e 0 le reti messe a segno; per Daniele Bonera, invece, il curriculum parla di 16 partite giocate e nessun gol.
Roberto Boninsegna (Mantova, 13-11-1943) nel giro della Nazionale colleziona 22 presenze e 9 reti, oltre al titolo di vicecampione del Mondo nel 1970.
Giorgio Chiellini Giorgio Chiellini (Pisa, 14-8-1984) era il capitano della Nazionale italiana Campione d’Europa nel 2021. Un rapporto, quello con la maglia azzurra, durato diciotto anni, fino all’1 giugno 2022, quando a Wembley – nella finalissima della Coppa dei Campioni Conmebol-Uefa contro l’Argentina – l’ha indossata per l’ultima volta, per un totale di 117 presenze…
Giancarlo Antognoni e Roberto Baggio. La numerologia è una branca dell’esoterismo che attribuisce ai numeri non solo un valore quantitativo e matematico.
Renato Zaccarelli In Nazionale ha collezionato 25 presenze e due reti. Partecipò attivamente alla conquista del quarto posto ai Mondiali 1978 in Argentina.
Fabio Grosso. Per lui, in azzurro, 48 presenze e 4 reti e il titolo del campione del Mondo nel 2006 in Germania
Arrigo Sacchi debutta come CT il 13 novembre 1991, colleziona 53 panchine in nazionale fino all’ultima partita il 6 novembre 1996: Bosnia Erzegovina-Italia 2-1
Ch’io sappia, Fëdor Dostoevskij non era un appassionato di calcio, anche perché in quel momento il football muoveva solo i primi passi in Inghilterra.
Antonio Cassano, in Nazionale, 39 presenze e 10 reti, la partecipazione a tre Europei (2004, 2008 e 2012) e un Mondiale (2014).
Edmondo Fabbri conclude la carriera in Azzurro con 29 presenze totali e quella maledetta sconfitta contro la Corea del Nord ai Mondiali 1966.
Se Viani e Rocco potevano essere l’emblema di una classe operaia, tra gli anni ’50 e ’60 si fa strada un Cattedratico prestato alla panchina, Fulvio Bernardini
Italia e il 10 Novembre, nel 1963 Italia URSS pareggiarono 1-1, e l’Italia venne eliminata. Nel 2017 perse con la Svezia 1-0 preludio all’eliminazione della Coppa del Mondo