29 agosto 1920, a distanza di 24 ore, Francia-Italia 3-1…
Il calendario delle Olimpiadi 1920 assomiglia a quello del calcio moderno: il giorno dopo Italia-Egitto, gli Azzurri sono di nuovo in campo contro la Francia.
Il calendario delle Olimpiadi 1920 assomiglia a quello del calcio moderno: il giorno dopo Italia-Egitto, gli Azzurri sono di nuovo in campo contro la Francia.
L’Egitto, che oggi è la Nazionale più titolata del calcio africano, viene allestito per partecipare alle Olimpiadi 1920: a tenerla a battesimo, l’Italia.
Ultimo domicilio conosciuto: Tangerang, Indonesia. Che cazzo ci fa, Walter Zenga, a Tangerang? Il direttore tecnico del Persita Fc,
Non fosse incappato in così tanti infortuni, probabilmente la carriera di Alessandro Gamberini comunque ricca sarebbe stata addirittura fantastica.
La classe operaia va in Paradiso, come auspicava Dino Risi: Giuseppe Pancaro, non avendo ricevuto in dono qualità tecniche da fuoriclasse, lo certifica.
L’estate sta finendo, il caldo lascerà il campo a partire da lunedì. Per fortuna ci siamo noi: voi ci mettete un deca e il resto lo facciamo io e Snai
Due frecce appuntite nella faretra della Grande Inter. Mario Corso con la Nazionale, 23 partite e 4 reti e Angelo Domenghini 33 presenze e 7 reti in azzurro.
Per ospitare Fabio Pecchia nella Agenda Azzurra abbiamo dovuto fare un piccolo strappo alla regola, perché non ha mai indossato la maglia della Nazionale A.
Due epoche differenti, due campioni che hanno lasciato una traccia nella storia del calcio italiano uniti dalla data di nascita, Demetrio Albertini e Giuseppe Meazza
Come al solito, l’Italia prende alla leggera le amichevoli e la squadra che un anno prima aveva vinto i Mondiali rimedia una figuraccia a Budapest.
L’onda anomala causata dall’incapace arbitro ecuadoregno Moreno non spazza via il Trap dalla panchina azzurra, che riparte dalla “casa” del suo maestro, Paròn Rocco, per la nuova avventura.
C’è stato un tempo, una trentina d’anni fa in cifra tonda, in cui quegli stessi cuori giallorossi battevano per un purosangue made in Trigoria, Giuseppe Giannini.
Giuseppe Giannini lo chiamavano Il Principe. Quando Azeglio diventò Ct della Nazionale il Principe indossò la maglia azzurra. In totale, 47 presenze e 6 reti.
william hill
Che il colpo di testa fosse il meglio del repertorio di Marco Materazzi è cosa universalmente riconosciuta. In Nazionale, per lui, 41 presenze e 2 reti.
Marcello Lippi rappresenta l’unico caso di Ct tornato a Coverciano dopo essersene andato. In Nazionale, 56 presenze (29 vittorie, 20 pareggi e 7 sconfitte).
Nomen omen, si diceva in latino, eppure Flavio Roma, nonostante il nome, è cresciuto nella Lazio. Debutta il 30 marzo 2005, Italia-Islanda 0-0, e fa 3 presenze.
Roberto Donadoni resterà sulla panchina azzurra fino al 22 giugno 2008, per un totale di 23 partite con 13 vinte, 4 pareggiate e 6 perse.