Antonio Di Gennaro, debutta in Azzurro 3 novembre 1984
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Antonio Di Gennaro
Un regista dalle movenze classiche, piedi buoni e cervello fino. Antonio Di Gennaro (Firenze, 5-10-1958) entrò nel radar di Enzo Bearzot due anni dopo il trionfo mundial in Spagna, all’indomani dell’eliminazione dall’Europeo dell’84. La squadra d’oro dell’82 cominciava a mostrare segni di logoramento e il Vecio, pur rimanendo fedele ai “suoi” ragazzi, cercava di rinforzarla aggiungendo qua e là un pezzo. Cresciuto nella Fiorentina avendo come ovvio punto di riferimento Giancarlo Antognoni, Di Gennaro andò a cercare gloria nel Perugia, trovandola successivamente nel Verona di Bagnoli, dove conquistò lo storico scudetto del 1986.
Quell’anno, Bearzot lo utilizzò da titolare nelle tre partite del gironcino iniziale al Mondiale; poi, negli ottavi di finale contro la Francia, preferì fare spazio a Beppe Baresi per marcare da vicino Michel Platini: morale della favola, Le Roi in gol, Italia eliminata. Con l’arrivo di Azeglio Vicini (che il regista se lo portò… dall’Under 21, il Principe Giannini), Di Gennaro chiuse la sua esperienza in Nazionale con 15 presenze e 4 reti.
La partita di esordio
Losanna, 3 novembre 1984
SVIZZERA-ITALIA 1-1
Reti: 7’ Cabrini, 43’ Bregy.
Svizzera: Engel, Rietmann, Schaellibaum, Herman, Geiger, Wehrli, Bregy, Decastel, Sutter (62’ Matthey), Ponte (87’ Koller), Zwicker (70’ Braschler).
Ct: Wolfisberg.
Italia: Tancredi, Bergomi, Cabrini, Bagni, Vierchowod, Scirea, Conti (62’ Dossena), Sabato (77’ Righetti), Rossi, Di Gennaro, Altobelli.
Ct: Bearzot.
Arbitro: Evangelista (Canada).