Alfredo Costantino – Figli di un calcio minore
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Alfredo Costantino
Da Catanzaro a Melbourne non è proprio una gitarella e se chiude gli occhi si rivede ancora là in mezzo, a recuperar palloni, con la maglia di quelle aquile giallorosse che da bambino ammirava allo stadio e da grande ha omaggiato percorrendo tanti chilometri, che forse Catanzaro-Melbourne è ancora poco.
Lui è Alfredo Costantino,classe 1964 da Soveria Simeri e centrocampista vecchia maniera che ha vestito la maglia giallorossa in B, C1 e C2 per ben 7 campionati, appena in ritardo per assaporare, dal campo, quella Serie A che il Catanzaro perse a fine stagione 82-83.
A vent’anni arriva il prestito a Forlì, Serie C2, dove però non va come deve e così Costantino rientra alla base per il campionato 84-85, quando non riesce a esordire in prima squadra, cosa che avverrà la stagione successiva grazie a Santin, che lo butta nella mischia in un fine gennaio del 1986 durante la gara casalinga con il Perugia; Costantino entra al 74′ in sostituzione dell’esperto Logozzo, al 90′ poi Morbiducci firmerà la vittoria umbra (1-2) e per il Catanzaro a fine stagione arriverà una scottante retrocessione in Serie C1.
Il ritorno di Palanca
Il centrocampista si ferma anche la stagione successiva, i giallorossi allestiscono una squadrone che, complice il ritorno dell’idolo Palanca, risale immediatamente in B; per il ragazzo le presenze saranno 7, e ad arricchire le esperienze di una stagione vincente ci sarà la gara di Coppa Italia (31-8-1986) giocata a Milano e persa 4-1 contro l’Inter del Trap, Costantino però è titolare e da catanzarese purosangue non può che essere un sogno che si realizza! In Serie B arriva un mister giovane e dinamico come Vincenzo Guerini, il Catanzaro vola e lui disputa ben 33 delle 38 partite previste da calendario.
Alla fine la formazione calabrese manca la promozione di un soffio e chissà se la musica sarebbe stata diversa; confermatissimo per il campionato 88-89, Costantino non riesce a essere protagonista come la precedente stagione, il campionato anonimo dei giallorossi non aiuta di certo, così come il cambio di panchina tra Burgnich e Di Marzio: per lui le presenze saranno 15 e a fine stagione ecco il biglietto per San Benedetto del Tronto, dove i rossoblù sono appena scivolati in C1.
La Ferrari resta ai box
Nelle Marche il centrocampista si ritaglierà un ruolo marginale, problemi fisici lo terranno lontano dal terreno di gioco che frequenterà solamente in 10 occasioni, tra l’altro la Sambenedettese scivolerà in C2 vittima di una situazione societaria poco chiara e di una squadra mal costruita nonostante la presenza di nomi quali Vagheggi, Schiavi e Dalla Costa.
La tappa successiva di Costantino è Licata, anch’essa scivolata in C1 dal piano superiore, in Sicilia va un po’ meglio e con Silipo (catanzarese doc) alla guida contribuisce a un buon settimo posto con le sue 21 presenze; nel frattempo il Catanzaro è rotolato fino alla Serie C2 e Costantino per il 91-92 si lega nuovamente ai colori che lo hanno svezzato come calciatore.
La squadra è una Ferrari, per la categoria: Cristiani, De Vincenzo, Orati, Mollica e Ciarlantini sono solamente alcuni dei nomi di una “rosa” che dovrebbe stravincere il campionato, ma qualcosa non gira per il verso giusto e prima Rambone e poi il campione del mondo Selvaggi non riescono a ottenere più che un quarto posto che sa di sconfitta; per Costantino la stagione è da dimenticare, solo 5 presenze e la sensazione che si sia chiuso un ciclo.
Real Catanzaro e poi il futuro…
Ricomincia dall’Interregionale con il Real Catanzaro, seconda squadra cittadina, ma anche qui le presenze sono solamente 13, con però l’unica rete in campionato della carriera; rientra in C2 per il campionato 93-94, ancora Calabria ma a Lamezia Terme con la locale Vigor, 18 presenze non bastano a evitare la retrocessione tra i dilettanti e per il centrocampista si chiude l’avventura con il calcio giocato.
Inizia però quella da allenatore che, tramite una collaborazione con il Milan e gli ex rossoneri Turone e Sabadini (entrambi con un passato anche a Catanzaro) lo porta fino in Australia, a Melbourne.
Qui l’ormai ex centrocampista catanzarese comincia ad allenare squadre del campionato locale come i Bullen Lions o il Doncaster Rovers, collabora con la Federazione e oggi è un uomo di punta del calcio australiano: nella stagione 2022-23 ha allenato il BentleighGreens ottenendo un poco lusinghiero penultimo posto, ma Vivarini e il suo Catanzaro, tornati in B in maniera trionfale, avranno sicuramente reso meno amara l’esperienza di Costantino che, se chiude gli occhi, rivede le luci a San Siro di quella sera contro Zenga, Altobelli & C… Che c’è di strano?