Alessandro Del Piero, i capolavori di Pinturicchio
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Negli ultimi due anni a “Pinturicchio” – nome di un antico pittore italiano che gli affibbiò come soprannome Gianni Agnelli – non ne è andata dritta una.
I Mondiali di Francia giocati letteralmente in ginocchio, sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico, con alle spalle il fantasma di un Roberto Baggio (suo predecessore in bianconero) in forma smagliante.
Poi proprio l’articolazione – il ginocchio sinistro – che gli ha ceduto costringendolo a sottoporsi a una delicata operazione e facendogli perdere l’intera stagione, poi rivelatasi “annus horribilis” della Juventus.
E adesso le fatiche a ritrovare la rete: le gambe girano come prima, ma il pallone fa le bizze per entrare. Sembra solo una questione di tempo: così si augura tutto il popolo bianconero, che lo aspetta a braccia aperte.
A poco a poco le giocate decisive, gli assist e la visione di gioco sono tornati; ora tutti aspettano di rivedere i suoi gol, che ne hanno fatto uno dei più grandi nel suo ruolo: l’erede designato delle mezzepunte letali dei tempi che furono, peraltro con una più marcata connotazione da attaccante puro.
Lo stesso vale per la Nazionale. Alex è una delle gemme del calcio mondiale, uno di quei campioni che sanno fare la differenza. E possono mettere il pallone dove vogliono.
Il fenomeno di Conegliano nel suo repertorio offensivo ha praticamente tutte le varianti possibili. Dribbling, assist, colpi di tacco (bellissimo anche se perdente quello realizzato nella finale col Borussia Dortmund in Champions League nel 1997), punizioni, “veroniche”.
Anche se negli occhi di tutti sono rimasti i suoi gol da fuori area in “arcobaleno”, parabole rientranti negli angoli alti della porta e imprendibili per i portieri.
Nonostante lo stop forzato e lunghissimo, con la Juventus ha rinnovato a suon di record il suo contratto. Fino al 2004 avrà un ingaggio di 10 miliardi netti all’anno, con lo sfruttamento dei diritti relativi alla propria immagine, unico giocatore bianconero a godere di questo privilegio.
Così si è legato a vita alla Signora, grazie alla quale si è imposto all’attenzione generale, ricambiando con servigi d’altissimo livello. Ora la storia ricomincia. È il calciatore più pagato del mondo, sta soffrendo per recuperare gol e condizione per diventare il più bravo.