26 maggio 1910, seconda e ultima partita in Nazionale di Francesco Calì, primo capitano azzurro
Francesco Calì emigrò da bambino, al seguito della famiglia, in Svizzera e proprio al di là delle Alpi, fra Zurigo e Ginevra, iniziò a giocare a calcio.
Francesco Calì emigrò da bambino, al seguito della famiglia, in Svizzera e proprio al di là delle Alpi, fra Zurigo e Ginevra, iniziò a giocare a calcio.
Narra la leggenda che Felice Levratto avesse un tiro così potente da riuscire a sfondare le reti. In Nazionale, 28 presenze e 11 reti.
Gianni Brera lo ribattezzò «participio passato del verbo correre», rimproverando a Mario Corso (Verona, 25 agosto 1941 – Milano, 20 giugno 2020) una scarsa propensione al sacrificio atletico. E sì, in effetti Mariolino era molto meno dinamico – per dire – del dirimpettaio Domenghini, ma con il suo sinistro disegnava traiettorie che sembravano magiche. Come…
Nato in Italia da genitori nigeriani, Angelo Ogbonna, sta chiudendo la sua carriera agonistica in Inghilterra, al West Ham. In Nazionale, solo 13 presenze.
Gino Cappello è stato un grande centravanti, ha militato nel Padova, nel Milano, nel Bologna e nel Novara, oltre che in Nazionale (11 presenze e 3 reti)
Adolfo Baloncieri oltre a far girare la squadra, spesso e volentieri indossava i panni del bomber. Come in Nazionale, dove raccolse 47 presenze segnando 25 gol.
il 20 maggio 1931, a Roma, allo Stadio Nazionale del Partito Nazionale Fascista, era la prima volta che gli azzurri affrontavano una rappresentativa britannica.
Il Maestro, al secolo Andrea Pirlo, in Nazionale, 1 Europeo Under 21 (2000) e il titolo di Campione del Mondo (2006), per un totale di 116 presenze e 13 reti.
Per raccontare Silvio Piola partiamo dalla Nazionale. Oggi, 71 anni dopo la sua ultima partita è il terzo marcatore con 30 reti in 34 partite e 0,88 di media
Per tutti era il fornaretto, e al termine della carriera Amedeo Amadei tornò a portare avanti il forno di famiglia, in Nazionale, per lui, 13 presenze e 7 reti.
Un bomber implacabile, Guglielmo Gabetto, che seppe vincere lo scudetto con le squadre torinesi. in nazionale 6 presenze e 5 reti, Un anno dopo, arrivò Superga…
Italia – Francia 6-2. La Commissione designò Umberto Meazza come Mister e il 15 maggio, all’Arena Civica di Milano, impartirono una bella lezione ai galletti.
Nonostante abbia indossato la maglia di tutte le rappresentative giovanili e una carriera in Serie A, Marco Motta ha giocato una sola partita in Nazionale A.
Un anno prima di Sandro Mazzola, debutta Gianni Rivera In Nazionale, 60 presenze e 14 reti per un Europeo (1968) e un titolo di vicecampione del Mondo (1970).
Sandro Mazzola, figlio dell’immenso Valentino Mazzola, con la Nazionale 70 presenze e 22 reti, Campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del Mondo nel 1970.
1930 assegnò la prima Coppa Internazionale Europea. Al torneo partecipavano le rappresentative di Austria, Cecoslovacchia e Ungheria, Svizzera e l’Italia.
Giovanni Lodetti, ex mediano di Milan, Sampdoria, Foggia e Novara, un Europeo (1968) con la Nazionale. In azzurro, per lui, 17 presenze e 2 reti.
Umberto Caligaris (Casale Monferrato, Alessandria, 26 luglio 1901 – Torino, 19 ottobre 1940) fino al 1971 ha vantato il record di presenze in maglia azzurra (59), quindi avrebbe fatto volentieri a meno di un altro primato, certamente meno lusnghiero: quello di primo rigorista azzurro a fare cilecca dagli undici metri… Caligaris fu il giocatore più…