E Gualdo il Mondo da un oblò
Il tempo di lettura dell'articolo è di 5 minuti
Gli opposti si toccano
Due mondi agli antipodi si incontrano il 24 agosto 1996 in quel di Gualdo Tadino: da una parte i padroni di casa al massimo del loro splendore, protagonisti del campionato di Serie C1 dove da un paio di stagioni provano addirittura a salire in Serie B, prima stoppati da un super Avellino e poi dal Castel di Sangro, smanioso di scrivere la propria favola; dall’altra il Torino, non più grande come un tempo ma piccolo piccolo e scivolato pure in Serie B, nella speranza di risalire immediatamente dove la storia calcistica lo pretende ospite fisso.

Senso di Coppa
La gara è valevole per il primo turno della Coppa Italia maggiore e porta allo stadio oltre 2.400 spettatori, gran parte dei quali di fede granata, ma non mancano certo i supporters di casa, certi di assistere a una di quelle partite da consegnare alla storia del club; tra i gualdesi in campo ci sono l’ex Inter, Cesena e Lazio Fabio Calcaterra, il Marco Giampaolo oggi allenatore e allora neoacquisto dalla Fidelis Andrea, la bandiera Zoran Luzi, l’ex promessa genoana Signorelli, gli educati piedi di Fioretti e le bocche da fuoco Calvaresi e Tomassini.
I granata invece presentano Casazza tra i pali, Nunziata e i suoi polmoni in mediana, l’esperienza di Fiorin, la saggezza di Cristallini con l’esplosività di Florijancic, più la scommessa (poi perduta) Balesini là davanti; sono i tempi di Vidulich, momenti duri, assenti l’atteso Ipoua arrivato dal Nizza e che si rivelerà un flop clamoroso e Lombardini, per il quale ci sono stati problemi di tesseramento.
Primo tempo in bilico
Come da copione, la gara comincia con i granata in pressione a cercare la rete che dia il via a una giornata di quasi riposo, ma i gualdesi non vogliono consegnarsi al nemico senza ottenere l’onore delle armi; dopo un quarto d’ora Florijancic chiama su punizione e il giovane Nuzzo risponde presente.
Poi, appena dopo il ventesimo, i padroni di casa ci provano con Fioretti che in contropiede spreca un’occasione propizia. Florijancic ispira e il Toro gira bene, Cristallini urla al rigore ma Rodomonti assolve Signorelli e lascia giocare, Del Giudice però al 37′ ci va giù pesante e atterra lo sloveno granata causando un rigore che potrebbe spezzare l’equilibrio in campo. Potrebbe, perché Nuzzo ipnotizza Florijancic, incapace di realizzare sprecando sul fondo l’occasione del vantaggio torinista.
Si va così negli spogliatoi sul risultato di partenza, Gualdo-Torino 0-0.
Più in bianco non si può
La seconda frazione inizia con le squadre attente a non scoprire il fianco all’avversario: se il Toro vuole evitare la beffa, il Gualdo vuole giocarsela fino in fondo.
Il primo brivido arriva al 55′, quando Del Giudice fugge sulla fascia e serve Marino, il quale scaglia una sassata che obbliga Casazza agli straordinari.
Il Gualdo insiste e dopo altri quattro minuti Costantini si incunea in area impattando con Maltagliati, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi da penalty; la gara scivola via divertente, il Toro avvicenda Scarchilli con Sommese e il Gualdo inserisce Conticchio (futuro granata dal 2002 al 2005 con quasi 100 presenze) al posto di uno stanco Del Giudice, poi al 70′ Cristallini ci prova in rovesciata ma Nuzzo dice ancora di no, come fa poco dopo con Balesini che viene disinnescato in un paio d’occasioni.
Supplemento di sogno
Gli umbri si affacciano dalle parti di Casazza nel finale con una punizione di Cecchini, poi è il redivivo Florijancic a sfiorare il bersaglio grosso cogliendo un palo (82′) a Nuzzo battuto, c’è tempo ancora per un paio di miracoli su Fiorin e Longo prima che Rodomonti rinvii tutto ai supplementari.
Il piccolo Gualdo ha già vinto, la sua gente sogna l’impresa e dopo novanta minuti combattuti alla grande, c’è da essere fieri di un gruppo del genere, anche se ai supplementari i ragazzi di Sonzogni si devono inchinare alla botta al volo di Mezzano (104′) e al bel diagonale di Felice Foglia giunto sul gong e unica rete (nell’unica presenza stagionale) di questa speranza giunta da Nola e che non sboccerà mai realmente.
Ci sarebbe stato il Bologna al secondo turno, ma poco importa, a Gualdo sanno che stanno vivendo un sogno e se lo godono finché durerà, la B a un passo e la C1 vissuta da protagonisti, gli eroi del pallone sono già entrati di diritto nel libro delle favole!

GUALDO-TORINO 0-2 (d.t.s.)
24 agosto 1996
Reti: 104′ Mezzano, 119′ Foglia.
Gualdo: Nuzzo, Calcaterra, Costantini, Luzi, F. Signorelli, Giampaolo, Del Giudice (68′ Conticchio), Fioretti (46′ Cecchini), Marino, Calvaresi, Tomassini (75′ Ricci).
Allenatore: Sonzogni.
Torino: Casazza, Longo, Cevoli, Maltagliati, Mezzano, Cristallini, Nunziata, Scarchilli (65′ Sommese), Fiorin, Balesini (77′ Foglia), Florijancic (119′ Di Donato).
Allenatore: Sandreani.
Arbitro: Rodomonti di Teramo.