O la Borsa o la Vita? – Mancio Story – Capitolo 24
O la Borsa o la Vita?
Così vanno le cose nel calcio: mentre la Sampdoria conclude la sua orbita stellare e rientra nei ranghi, nel firmamento pallonaro compare una nuova stella, quella della Lazio di Sergio Cragnotti, un imprenditore molto (troppo?) ambizioso con progetti faraonici, tra i quali quello di far quotare il club alla Borsa Valori di Milano (debutterà a Piazza Affari, prima società italiana a farlo, il 6 maggio 1998).
A Roma, quindi, si pensa e si agisce in grande: il tecnico Eriksson, Mancini e Jugovic vengono coinvolti in questo progetto e, nonostante l’affetto che li lega a Genova, si trasferiscono nella Capitale. Assieme a loro, per allestire uno squadrone in linea con le aspettative, arriva gente del calibro di Almeyda e Boksic: insomma, Cragnotti fa sul serio…
Città eterna, derby eterno
Roma è nota come la Città Eterna, lo sanno tutti. Quello che scopronoo i “forestieri” è che di eterno c’è pure il… derby Lazio-Roma, forse addirittura più che a Genova e in altre città. Una partita che inizia il giorno della… compilazione del calendario e finisce quando comincia quello successivo. Tanto vale adattarsi subito, no? È l’1 novembre 1997, quando Roberto gioca il suo primo derby da laziale.
Primo tempo bloccato tatticamente, quasi che non perdere sia più importante di vincere. Poi, proprio all’inizio della ripresa, la Lazio sviluppa un’azione in velocità sulla sinistra, il Mancio riceve il pallone a una trentina di metri dalla porta avversaria, si lancia, supera due difensori (Tommasi e Servidei) e, appena entrato in area, fa partire un tiro che non lascia scampo a Konsel: derby sbloccato, tifosi in visibilio, è in quel momento, probabilmente, che nasce un altro grande amore destinato a durare nel tempo.
In più, dopo una decina di minuti Roberto offre a Casiraghi l’assist per il raddoppio (il match finirà 3-1): i cuori – il suo, quello dei compagni e dei tifosi – battono a mille, sente già “suo” anche questo nuovo derby…
Crescita costante
Il campionato riserva altri fantastici momenti di gloria, tanto che a un certo punto del torneo la Lazio si trova a lottare per la conquista dello scudetto. Ma è ancora presto, questa è una squadra in evoluzione e i tempi non sono ancora maturi, come certifica il settimo posto finale. La crescita costante che sta vivendo la Lazio si evidenzia nelle Coppe. In Coppa Italia, è praticamente perfetta. In rapida successione, salta come birilli Fidelis Andria, Napoli, Roma (ancora tu…) e Juventus, approdando infine alla finale contro il Milan. All’andata, al Meazza, vincono i rossoneri per 1-0, ma solo per un guizzo di Weah lanciato direttamente dal… suo portiere, Sebastiano Rossi. Al ritorno – di fronte al pubblico amico – Mancini & compagni ribaltano il risultato dopo essere andati in svantaggio. Finisce 3-1, la Lazio può alzare al cielo la Coppa Italia, la seconda nella storia del club (l’altra era stata vinta quarant’anni prima, nel 1958…).
Le finali di Coppa Italia
MILAN-LAZIO 1-0
Milano, 8 aprile 1998
Rete: 89′ Weah.
Milan: Rossi, Nilsen, Smoje, Costacurta, Maldini, Savicevic (60′ Ba, 75′ Leonardo), Desailly, Albertini, Donadoni, Weah, Ganz (60′ Maniero).
Allenatore: Capello.
Lazio: Marchegiani, Chamot (74′ Grandoni), Nesta, Negro, Favalli, Fuser, Venturin, Jugovic, Nedved, Casiraghi, Mancini (85′ Gottardi).
Allenatore: Eriksson.
Arbitro: Bazzoli di Merano.
LAZIO-MILAN 3-1
Roma, 29 aprile 1998
Reti: 46′ Albertini, 55′ Gottardi, 58′ rig. Jugovic, 65′ Nesta.
Lazio: Marchegiani, Grandoni (50′ Gottardi), Nesta, Negro, Favalli, Fuser, Venturin, Jugovic, Mancini (88′ Lopez), Nedved (92′ Marcolin), Casiraghi.
Allenatore: Eriksson.
Milan: Rossi, Daino, Desailly, Costacurta, Maldini, Ba (67′ Ganz), Albertini, Donadoni, Ziege, Savicevic (31′ Kluivert, 50′ Maini), Weah.
Allenatore: Capello.
Arbitro: Treossi di Forlì.
Espulsi: Fuser e Desailly all’80’ per reciproche scorrettezze.
La campagna europea
Se la Coppa Italia regala un trionfo, in Coppa Uefa va un po’ meno bene. La Lazio arriva in fondo, dopo aver debellato le resistenze di Vitória Guimarães, Rotor, Rapid Vienna, Auxerre e Atletico Madrid, ma in finale c’è l’Inter del fenomenale Ronaldo, che la travolge con un 3-0 che non ammette repliche.
La finale di Coppa Uefa
LAZIO-INTER 0-3
Parigi, 6 maggio 1998
Reti: 4’ Zamorano, 60’ Zanetti, 71’ Ronaldo.
Lazio: Marchegiani, Grandoni (55’ Gottardi), Nesta, Negro, Favalli, Fuser, Venturin (49’ Almeyda), Jugovic, Nedved, Casiraghi, Mancini.
Allenatore: Eriksson.
Inter: Pagliuca, Colonnese, Fresi, West, Zanetti, Winter (69’ Cauet), Zé Elias, Djorkaeff (69’ Moriero), Simeone, Zamorano (74’ Sartor), Ronaldo.
Allenatore: Simoni.
Arbitro: Lopez Nieto (Spagna).
I suoi gol nel campionato 1997-98
GIORNATA | PARTITA | GOL |
1ª | Lazio-Napoli 2-0 | 1 |
7ª | Roma-Lazio 1-3 | 1 |
19ª | Lazio-Milan 2-1 | 1 |
27ª | Udinese-Lazio 0-2 | 1 |
30ª | Vicenza-Lazio 2-1 | 1 |
Il suo gol in Coppa Italia 1997-98
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Quarti di finale | Lazio-Roma 4-1 | 1 |
I suoi gol in Coppa Uefa 1997-98
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Sedicesimi di finale | Lazio-Rotor 3-0 | 1 |
Ottavi di finale | Rapid Vienna-Lazio 0-2 | 1 |
Quarti di finale | Auxerre-Lazio 2-2 | 1 (rig.) |
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …