A un passo dal Traguardo – Mancio Story – Capitolo 15
A un passo dal Traguardo
La squadra “c’è”, la sintonia con il tecnico Boskov è perfetta, i primi trofei (due Coppe Italia) sono già in bacheca: che cosa manca, alla Sampdoria, per il definitivo salto di qualità?
Ripensando oggi alla stagione 1988-89, la risposta è semplice: un pizzico di fortuna e una “rosa” più ampia. Se ne va Briegel, ma l’elenco dei nuovi arrivi è corposo: Amedeo Carboni (dal Parma), Beppe Dossena (dal Torino), Víctor Muñoz (dal Barcellona), Stefano Pellegrini (dal Monza) e Loris Pradella (dal Bologna).
Per quanto riguarda Mancini, Boskov continua a “vederlo” qualche metro più indietro rispetto alla prima linea degli attaccanti e la cosa a Roby non dispiace: ha meno occasioni di puntare a rete, in compenso può fornire un maggior numero di assist e prendere qualche botta in meno dai difensori avversari…
Il tutto a vantaggio di Vialli, che era arrivato dalla Cremonese giocando da ala e adesso indossa i panni dell’implacabile fromboliere, sfruttando al meglio il lavoro manciniano. Vediamo come va sul campo…
Le sturmTrappen
In campionato la Samp parte bene, inanellando ottimi risultati e sciorinando un calcio spettacolare. È un torneo difficile, con il Milan degli olandesi, il Napoli di Maradona e soprattutto l’Inter “tedesca” (Andreas Brehme e Lothar Matthäus sono due cardini) guidata da Giovanni Trapattoni, il tecnico italiano – in quel momento – più vincente di sempre.
Proprio i nerazzurri, alla 5ª giornata, impongono il primo stop ai blucerchiati, facendo capire a tutti che saranno loro la squadra da battere. Loro sono forti, la Samp pure e non molla la presa fino a metà marzo, quando i tanti impegni (è protagonista pure in Coppa Italia e Coppa delle Coppe) portano a galla la scarsa esperienza (squadra giovane, non può averne…) e una “rosa” troppo ristretta per una formazione così ambiziosa.
Insomma, quinto posto in Serie A, però le soddisfazioni – come vedrete – non mancano…
Al presidente piace un’idea…
Raccontano le cronache dell’epoca che nel 1988, dopo la vittoria della Samp in Coppa Italia, un giornalista del Corriere dello Sport, Enzo D’Orsi, chiede al presidente Mantovani se gli piace l’idea di disputare una “finalissima” contro la squadra che si è aggiudicata lo scudetto. Mantovani la trova un’ottima (per quanto non originale, perché già realizzata dagli inglesi e dagli spagnoli) idea, la fa sua e la presenta al presidente della Lega Calcio, Luciano Nizzola, che la accoglie con entusiasmo.
Nasce così la Supercoppa Italiana. Ma c’è subito un problema da risolvere: ci sono le Olimpiadi a Seul, nell’88, così si decide di disputare la Supercoppa… l’anno dopo, ovvero quello di cui sto parlando, il 14 giugno 1989. Al Meazza, quella sera, la Sampdoria sfida il Milan, che ha vinto il primo scudetto dell’Era Berlusconi e soprattutto ha appena conquistato la Coppa dei Campioni.
È Vialli a segnare il primo gol della storia della Supercoppa Italiana: al 14’, Luca – appena dentro l’area di rigore – sfrutta con il mancino un lancio lungo proveniente da destra e batte Giovanni Galli. Trascorrono quattro minuti e il Milan pareggia: Van Basten si traveste da uomo assist e Rijkaard, di testa, fa 1-1 praticamente a porta vuota.
Nella ripresa, sale in cattedra Mannari, che sfrutta una palla “sporca” al limite dell’area e supera Pagliuca; al 90’, lo stesso Mannari salta in dribbling il nostro portiere, che lo stende provocando il rigore. Dagli undici metri, Van Basten impone la sua firma sul tabellino della finalissima. Persa la prima finale di Supercoppa: andrà meglio in futuro…
La finale di Supercoppa Italiana
Milano, 14 giugno 1989
MILAN-SAMPDORIA 3-1
Reti: 14′ Vialli, 18′ Rijkaard, 72′ Mannari, 90′ rig. Van Basten.
Milan: G. Galli, Tassotti, Costacurta, Colombo, F. Galli (86′ Mussi), F. Baresi, Lantignotti (46′ Mannari), Rijkaard, Van Basten, Ancelotti, Evani.
Allenatore: Sacchi.
Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Carboni, Pari (73′ Breda), Vierchowod (57′ Pradella), Pellegrini, Vitor, Bonomi, Vialli, Salsano, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Arbitro: D’Elia di Salerno.
Non c’è due senza tre
Già, perché la partita contro il Milan capita a metà strada fra le due finali di Coppa Italia che sono in programma contro il Napoli, che – tra l’altro – ha appena vinto la Coppa Uefa…
Per arrivare alla finale, la Samp ha via via superato Arezzo, Cremonese, Lecce, Modena, Padova, Bari, Monza, Fiorentina e Atalanta (quest’ultima in semifinale). La stagione è stata lunga (causa Olimpiadi, è partita in ritardo, condensando così gli impegni), stressante.
All’andata, al San Paolo (Maradona, a cui oggi è dedicato lo stadio, era in campo…), vince il Napoli grazie a un gol di Renica, che sfrutta di testa un calcio d’angolo che neanche c’era (ma che Lanese accorda).
Tre settimane dopo, in campo neutro a Cremona perché stavano ristrutturando il Ferraris in vista di Italia 90, i blucerchiati prendono una sonora rivincita, un 4-0 che non ammette repliche. Mancini prima fornisce a Cerezo e a Vierchowod (di tacco…) due assist da trasformare in gol, poi viene atterrato in area, Lo Bello fischia giustamente il rigore e dal dischetto mette la firma sul definitivo 4-0.
Tutto semplice, se si guarda il risultato, ma in realtà fu una sfida durissima: oltre che a calcio, le due squadre giocarono a… calci e alla fine il Mancio e Renica vennero espulsi. Un’ombra su un giornata splendente…
Le finali di Coppa Italia
Andata
Napoli, 7-6-1989
NAPOLI-SAMPDORIA 1-0
Rete: 10′ Renica.
Napoli: Giuliani, Corradini, Francini, Fusi (50’ Neri), Alemao, Renica, Carannante, Crippa, Careca, Maradona, Carnevale.
Allenatore: Bianchi.
Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Carboni, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Victor (77′ Salsano), Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena (71′ Bonomi).
Allenatore: Boskov.
Arbitro: Lanese di Messina.
Ritorno
Cremona, 28-6-1989
SAMPDORIA-NAPOLI 4-0
Reti: 32′ Vialli, 38′ Cerezo, 47′ Vierchowod, 59’ rig. Mancini.
Sampdoria: Pagliuca, Lanna, Carboni, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Victor (87’ Bonomi), Cerezo, Vialli (83’ Salsano), Mancini, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Napoli: Giuliani, Corradini, Francini, Fusi (80’ Bigliardi), Alemao, Renica, Crippa, De Napoli, Careca, Maradona, Carannante (51’ Neri).
Allenatore: Bianchi.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Espulsi: Renica e Mancini.
L’illusione europea
Tra tutti gli appuntamenti stagionali, inutile nasconderlo, la Coppa delle Coppe è quello che attira maggiormente, perché i turni sono distanziati e quindi – non avendo una “rosa” così ampia – i doriani hanno il tempo di recuperare le forze e poi perché la Sampdoria, in Europa, è un’illustre sconosciuta, non avendo mai vinto niente. Superati in rapida successione l’IFK Norrköping, il Carl Zeiss Jena, la Dinamo Bucarest (a detta di tutti, la squadra più forte tra le partecipanti) e in semifinale il Malines, in finale alla Samp tocca il Barcellona, che Johan Cruijff – seduto in panchina – sta facendo crescere in maniera esponenziale.
Partita secca, a Berna. I genovesi devono scontare due squalifiche “pesanti”, Vierchowod e Carboni, e tre calciatori (Mannini, Luca Pellegrini e Vialli) sono in condizioni fisiche precarie. Come se non bastasse, dopo appena 4 minuti gli spagnoli vanno in vantaggio, costringendoli a una rincorsa che – viste le premesse – non è alla portata, tanto che a 10 minuti dal termine arriva il secondo gol e cala il sipario.
Volendo trovare il lato positivo, la Samp dimostra a tutti di essere in grado di battersi per raggiungere grandi traguardi.
La finale di Coppa delle Coppe
Berna, 10-5-1989
BARCELLONA-SAMPDORIA 2-0
Reti: 4′ J. Salinas, 80’ Lopez Rekarte.
Barcellona: Zubizarreta, Aloisio, Alexanco, Milla (61’ Soler), Urbano, Amor, Eusebio, Roberto, Lineker, J. Salinas, Beguiristain (74’ Lopez Rekarte).
Allenatore: Cruijff.
Sampdoria: Pagliuca, Mannini (27’ S. Pellegrini), Salsano, Pari, Lanna, L. Pellegrini (50’ Bonomi), Victor, Cerezo, Vialli, Mancini, Dossena.
Allenatore: Boskov.
Arbitro: Courtney (Inghilterra).
I suoi gol nel campionato 1988-89
GIORNATA | PARTITA | GOL |
2ª | Sampdoria-Como 2-0 | 1 |
6ª | Sampdoria-Bologna 4-1 | 1 |
16ª | Sampdoria-Lazio 1-0 | 1 |
18ª | Sampdoria-Torino 5-1 | 2 |
26ª | Sampdoria-Juventus 1-2 | 1 |
30ª | Sampdoria-Pescara 4-1 | 1 |
34ª | Sampdoria-Cesena 2-0 | 2 |
I suoi gol in Coppa Italia 1988-89
GIORNATA | PARTITA | GOL |
Prima fase | Sampdoria-Modena 4-1 | 1 |
Quarti di finale (andata) | Sampdoria-Fiorentina 3-0 | 1 |
Semifinale (ritorno) | Sampdoria-Atalanta 3-1 | 2 |
Finale (ritorno) | Sampdoria-Napoli 4-0 | 1 (rig.) |
Mancio Story
Capitolo 1: Le Origini – Capitolo 2: Pallone, che passione – Capitolo 3: L’indirizzo sbagliato – Capitolo 4: Bologna Eccomi – Capitolo 5: Il debutto in Serie A – Capitolo 6: La calda estate dell’82 – Capitolo 7: Genova per me – Capitolo 8: L’arrivo dello Zar – Capitolo 9: La grande Mela Indigesta – Capitolo 10: L’uragano Luca – Capitolo 11: Cogli la Prima Coppa – Capitolo 12: Un Assaggio d’Europa – Capitolo 13: L’importanza del “Manico” – Capitolo 14: La Via di Azeglio – Capitolo 15: A un passo dal Traguardo – Capitolo 16: Europa Sì, Mondo No – Capitolo 17: Campioni d’Italia! – Capitolo 18 – Antipasto di Supercoppa – Capitolo 19: Luca se ne va … – Capitolo 20: Buon Viaggio Presidente! – Capitolo 21: Arrivi e Partenze … – Capitolo 22 : Gli Amici se ne vanno … – Capitolo 23: Grazie di tutto! – Capitolo 24: O la Borsa o la Vita? – Capitolo 25: Un Tacco di Classe – Capitolo 26: Chiusura con il “Botto” – Capitolo 27: Anno Nuovo, Vita “Nuova”? Quasi… – Capitolo 28: Firenze Canzone Triste – Capitolo 29: A Volte Ritornano … – Capitolo 30: Navigare nelle Tempesta – Capitolo 31: La Voglia di Vincere – Capitolo 32: Dopo la Coppa, la Supercoppa – Capitolo 33: Due Estati DIfficili – Capitolo 34: Voce del Sèn Fuggita… – Capitolo 35: Viaggio in Inghilterra – Capitolo 36: Vincere con il Cuore in Gol – Capitolo 37: Chi Troppo Vuole… – Capitolo 38: Mamma, Li Turchi! – Capitolo 39: Aria di Casa Mia? – Capitolo 40: Qual è l’Obbiettivo di Thohir? – Capitolo 41: Sulle Orme di Spalletti … – Capitolo 42: Ombre Azzurre – Capitolo 43: Dalla Russia con Amore – Capitolo 44: La Prima Volta. Contro l’Arabia Saudita… – Capitolo 45: Profondo Azzurro – Capitolo 46: Il Pezzo Mancante – Capitolo 47: Campioni d’Europa – Capitolo 48: Nel Guinness ma Sconfitti …