Walter Mazzarri
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Lei non sa chi ero io
Il numero era lo stesso e i capelli parevano i suoi, le giocate somigliavano parecchio e il sogno di emularlo sembrava dovesse divenire realtà nel breve spazio di qualche mese: Firenze aveva il suo Antognoni, ma un giovanotto livornese sognava di indossare la 10 e infiammare i cuori viola… Andò diversamente,ma i numeri, almeno in parte, c’erano.
Il suo nome? Walter Mazzarri. Primavera della Fiorentina per il biennio 1979-81, al momento di fare il passo tra i grandi viene girato in prestito al Pescara in Serie B; la stagione sarà un calvario per il sodalizio abruzzese, tre allenatori (Malatrasi, Tiddia e Beppone Chiappella) e una retrocessione in C1, ma Mazzarri disputa comunque un buon campionato andando a rete quattro volte in 26 apparizioni, la prima delle quali il 13-9-81 a Pisa, il suo esordio assoluto.
Un assaggio di Cagliari
La stagione successiva arriva la grande occasione della Serie A, lo prende il Cagliari di Giagnoni, ma l’idillio dura solamente 4 partite (esordio il 26-9-82, quando entra in un Cagliari-Inter 0-2, al 75′, per Rovellini) e poi fa la valigia per Reggio Emilia dove colleziona un’altra retrocessione in C1 nonostante la Reggiana alterni in panchina due nomi importanti quali Fogli e GB Fabbri, le presenze di Mazzarri saranno 12 condite da una rete.
Nell’estate del 1983 ecco l’occasione di rientrare in Toscana, non a Firenze ma proprio a due passi, in quell’Empoli che fa la Serie B e punta tanto sui giovani; alla prima stagione, con Vincenzo Guerini in panchina, Mazzarri è protagonista di una salvezza ottenuta con le unghie e con i denti, 28 gare e due reti gli valgono la conferma per il torneo successivo dove, ancora con Guerini, l’Empoli giungerà ottavo anche grazie alle 25 gare di Mazzarri.
Finalmente Serie A
Per il campionato 85-86 la squadra empolese punta su mister Salvemini, la scelta è vincente perché i toscani viaggiano nelle sfere nobili della classifica, Mazzarri però resta fuori (guai fisici) sino a febbraio, quando rientra comunque darà il suo contributo con due reti (decisiva quella della 26ma al Pescara) in nove presenze al raggiungimento di un quarto posto che diventerà terzo con il declassamento del Vicenza per illecito… Si vola in Serie A!
Ancora con Salvemini, l’Empoli si fa valere pure in massima serie: parte a razzo battendo l’Inter alla prima giornata e Mazzarri incrocia il suo vecchio sogno all’undicesima, il derby con la Fiorentina va ai cugini poveri e lui entra a 6 minuti dalla fine al posto di Baiano; a fine stagione sarà salvezza grazie anche alle sue 14 gare che diventeranno 15 nel campionato successivo, cominciato da -5 e concluso con la discesa in cadetteria.
Viale del tramonto
Il 1988-89 vede dunque un Mazzarri ancora in forza all’Empoli, ma il ciclo è finito, due panchine a inizio stagione e poi il volo per Licata dove i locali stanno vivendo una favola chiamata Serie B; Walter però non è in gran forma, si ritaglia solamente 8 apparizioni nella stagione più importante della storia licatese (ottavo posto in B!) e decide di ripartire dalla C1, destinazione Modena.
In Emilia trova Ulivieri allenatore e ritrova un po’ di se stesso; in una squadra davvero forte per la categoria (Zauli, Ballotta, Colomba e Nitti tra gli altri) gioca 21 partite ottenendo la promozione in Serie B, ma non prosegue l’avventura e migra a Nola, C1 meridionale, dove con 24 gare e tre reti è protagonista di una splendida salvezza.
Confermato tra i bianconeri nolani, ecco che per il 91-92 va a Viareggio (C2) dopo sole sei presenze: in Versilia non andrà benissimo perché le gare saranno solamente undici e una squadra potenzialmente forte (il figlio d’arte Sormani, l’ex Napoli e Catanzaro Cascione e l’ex punta rossonera Valori tra gli altri) non andrà oltre il sesto posto.
La risalita di categoria dell’estate 1992 gli vale la partecipazione alla bella favola dell’Acireale, i siciliani si trovano a salire in B per la prima volta anche grazie alle 19 buone prestazioni di Mazzarri (una rete), guidati da Papadopoulo in panchina e da Orazio Sorbello in campo; Serie B che Mazzarri assaggerà per l’ultima volta nel campionato 1993-94, 13 gare in campionato e un rigore (realizzato) nello spareggio-salvezza di Salerno che decreterà la fine del Pisa di Romeo Anconetani! La chiusura è in Sardegna.
Nel 1994-95 ritrova alla Torres l’ex portiere dell’Empoli Pintauro, la Serie è C2, ma ormai Walter ha la testa in panchina, nove presenze prima di appendere le scarpe al chiodo e riprendersi da allenatore quei sogni solo in parte irrealizzati con il 10 sulla schiena…