Milan-Sambenedettese
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Il Diavolo all’inferno
Domenica 12 settembre 1982, il Milan si appresta a cominciare per la seconda volta il campionato di Serie B. A differenza della prima, a questo giro è scivolato “sul campo”, guadagnandosi… la retrocessione dalla Serie A al termine della stagione precedente.
La prima alla Scala del calcio vede ospite la marchigiana Sambenedettese, in quegli anni presenza fissa e ostica del campionato cadetto.
L’esibizione che sta per andare in scena, per i ragazzi di Castagner ha, almeno sulla carta, tutti i crismi per diventare una felice domenica di fine estate; dall’altra parte però c’è Nedo Sonetti, perciò nulla è scontato!
Il Nedo alla gola
La “rosa” che ha allestito Giussy Farina è davvero fuori categoria, per la Serie B.
Piotti tra i pali, turbo-Pasinato sulla destra, Jordan lo squalo in attacco e poi Evani, Verza, Battistini, Baresi, Serena, Damiani e chi più ne ha più ne metta; la piccola Samb, invece, conta sulle capacità di Sonetti in panchina, il quale gestisce un gruppo niente male nel quale spiccano Franco Caccia e i suoi piazzati, il motorino di centrocampo Schiavi e i grintosi Ipsaro Passione e Cagni, due mastini non troppo avvezzi ai complimenti.
Mordi e non fuggi…
In un San Siro coloratissimo e sempre suggestivo, comincia una gara che il Milan conduce da subito, impone un ritmo discretamente importante tenendo saldamente in mano le redini del gioco.
Il frutto di questo dominio territoriale porta al vantaggio rossonero al minuto 29: Icardi prende il volo sulla fascia sinistra, crossa in area (un tempo si usava…) e la testa di Aldo Serena batte Minguzzi, 1-0.
La Samb non ha nemmeno il tempo di riprendersi dallo choc che Pasinato centra per Verza, il quale in abile spaccata raddoppia, 2-0 e partita in fresco? Macché..
Comincia la Caccia…
La Sambenedettese non si scompone più di tanto, d’altronde non può nemmeno, sarebbe un duro colpo per quella fetta di San Siro colorata di rossoblù; getta il cuore oltre l’ostacolo e cerca di imbastire una reazione degna di nota, certo è determinante l’immediata rete del 2-1 giunta già al 33′ grazie a una punizione di Caccia deviata sfortunatamente dal piede di Pasinato, l’incolpevole Piotti impreca ma non può che raccogliere la palla nel sacco.
Il volo di Minguzzi
Terminato il primo tempo, il Milan pare avere esaurito la carica di calcio spettacolo e la Samb non resta certo a guardare.
Con fare guardingo e volontà da vendere, gli uomini di Sonetti lavorano sottotraccia fino a giungere al pari attorno all’ora di gioco (57′): ancora Caccia calcia una punizione, Piotti respinge il tiro e Ipsaro Passione la rimette nel mezzo dove Rossinelli, libero da marcatura, batte ancora il portiere rossonero agguantando il 2-2.
Castagner prova a dare la scossa inserendo anche Flipper Damiani, ma la truppa marchigiana resiste agli assalti e quando, all’ultimo giro di lancette, Evani scaglia la bomba, Minguzzi è miracoloso a disinnescare in angolo.
Un gesto istintivo, di pochi secondi, ma che consegna alla storia un risultato che ancora oggi profuma di impresa. Anzi, soprattutto oggi, che la Samb frequenta a fatica la Serie D, non vede la B dal 1989 e deve convivere con una crisi calcistica che ha contrassegnato, tranne brevissime interruzioni, gli ultimi trent’anni.
Del Milan nulla da aggiungere, curiosare nel curriculum per eventuali chiarimenti, linea allo studio…
Il tabellino della partita
Milano, 12 settembre 1982
Milan-Sambenedettese 2-2
Reti: 29′ Serena, 31′ Verza, 33′ aut. Pasinato, 57′ Rossinelli.
Milan: Piotti, Icardi, Evani, Pasinato (51′ Manfrin), Canuti, F. Baresi, Romano, Battistini, Jordan, Verza.
Allenatore: Castagner.
Sambenedettese: Minguzzi, Ipsaro Passione, Pietrangeli, Schiavi, Cagni, Rossinelli, Colasanto (61′ D’Angelo), Ranieri, Silva (87′ Speggiorin), Caccia, Gentilini.
Allenatore: Sonetti.
Arbitro: Vitali di Bologna.