7 aprile 1976, debutto azzurro per Marco Tardelli
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Quando debutta un Mito, è inevitabile, lo scopri solo in seguito, quando la Storia avrà fatto il proprio corso. Così quel giorno, a Torino, l’esordio di Marco Tardelli – da terzino destro… – passò quasi inosservato.
Il Ct, Fulvio Bernardini, innamorato dei cosiddetti “piedi buoni”, nella sua opera di ricostruzione azzurra dopo il disastro del ‘74 decise di dare spazio a quel ventiduenne da poco approdato alla Juventus.
Giocava terzino, come detto: sarebbe diventato la più completa delle mezze ali grazie all’intuizione di Giovanni Trapattoni. Lo chiamavano “Schizzo”, per la sua capacità di giocare a strappi improvvisi; sarebbe diventato, nell’82, “l’uomo dell’urlo”, dopo che Bearzot lo aveva ribattezzato “Coyote”.
Per raccontare la grandezza di Marco Tardelli (Careggine, Lucca, 24 settembre 1954) forse basta snocciolare un po’ di numeri: 379 presenze e 52 reti con la Juventus, 71 e 8 con l’Inter; 5 scudetti (Juventus 1976-77, 1977-78, 1980-81, 1981-82, 1983-84), 2 Coppe Italia (Juventus 1978-79, 1982-83), 1 Coppa Uefa (Juventus 1976-77), 1 Coppa delle Coppe (Juventus 1983-84), 1 Supercoppa Europea (Juventus 1984) e 1 Coppa dei Campioni (Juventus 1984-85). Con la Nazionale, invece, 81 presenze, 6 reti e il titolo di Campione del Mondo nel 1982. I numeri non dicono tutto, ma qualcosa fanno intuire…
Il tabellino della partita
Torino, 7 aprile 1976
ITALIA-PORTOGALLO 3-1
Reti: 45’ Antognoni, 62’ Graziani, 70’ P. Pulici, 82’ Fraguito.
Italia: Zoff, Tardelli, Rocca, Benetti, Bellugi (64’ Roggi), Facchetti, Causio, Pecci, Graziani, Antognoni, P. Pulici.
Ct: Bernardini.
Portogallo: Botelho, Artur, Barros (77’ Cardoso), Octavio, Mendes, Teixeira (86’ Sheu), Alves (46’ Seninho), Toni, Jordão, Fraguito, Manuel Fernandes.
Ct: Pedroto.
Arbitro: Palotai (Ungheria).