30 dicembre 1975: ultima partita azzurra di Beppe Savoldi
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Fu lui, nell’estate del ‘75, il più fragoroso colpo del calciomercato italiano. Giuseppe Savoldi (Gorlago, Bergamo, 21 gennaio 1947), centravanti cresciuto nell’Atalanta, era il bomber implacabile (dal dischetto, addirittura infallibile) del Bologna.
Il Napoli, che in quegli anni cominciava a coltivare sogni di gloria, per averlo sborsò un paio di miliardi, ovvero un miliardo e quattrocento milioni in contanti più il cartellino di tre calciatori, facendo registrare la cifra più alta mai pagata per un giocatore in Italia.
Quattro anni in riva al Golfo, il ritorno a Bologna, il coinvolgimento nel calcioscommesse, la squalifica per tre anni e mezzo (con successiva riduzione di due anni), infine il rientro alla casa madre, l’Atalanta per chiudere una carriera che conta 405 presenze e 168 reti. In Nazionale, 4 presenze e un gol (alla data di oggi, nel 1975, su rigore).
Il Tabellino della Partita
Firenze, 30 dicembre 1975
ITALIA-GRECIA 3-2
Reti: 6’ Pulici, 35’ Kritikopulos, 45’ Pulici, 53’ Sarafis, 60’ rig. Savoldi.
Italia: Zoff, Gentile, Rocca, Benetti (46’ Zaccarelli), Bellugi, Scirea, Causio, Antognoni, Savoldi, Capello, Pulici.
Ct: Bernardini.
Grecia: Kelessidis, Kirastas, Pallas, Firos, Sinetopulos, Sarafis, Terzanidis, Kudas, Kritikopulos, Papaioannu, Karavitis (46’ Delikaris, 75’ Nicolau).
Ct: Panagulias.
Arbitro: Cajic (Jugoslavia).