28 settembre 1974, il debutto da Ct di Fulvio Bernardini.
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Fulvio Bernardini (Roma, 28-12-1905 – Roma, 13-1-1984) è stato uno straordinario calciatore, ma in questo nostro racconto azzurro comparirà soprattutto (se non solamente…) da allenatore, da Ct.
Già, perché pur essendo un campione assoluto in campo, con la Nazionale pagò la sua… bravura, tanto che Vittorio Pozzo, Ct bi-Campione del Mondo, gli spiegò così le sue mancate convocazioni azzurre: «Vede Bernardini, lei gioca attualmente in modo superiore; in modo perfetto dal punto di vista della prestazione individuale. Gli altri non possono arrivare alla concezione che lei ha del gioco e finiscono per trovarsi in soggezione, dovrei chiederle di giocare meno bene. Sacrificare lei o sacrificare tutti gli altri? Lei come si regolerebbe al mio posto?».
Per lui, quindi, “solo” 26 presenze e 3 reti, racimolate fra il 1926 e il 1932. Quando ci fu da restituire lustro alla squadra azzurra, dopo il disgraziato Mondiale 1974 in Germania, però, la Federcalcio chiamò lui a rifondare la Nazionale. Innamorato dei cosiddetti “piedi buoni”, il Dottore (laurea in Scienze Economiche) iniziò quel 28 settembre la sua opera, che poi proseguirà con Enzo Bearzot, dapprima nella veste di “secondo” e infine come Ct.
Il tabellino della partita
Zagabria, 28 settembre 1974
JUGOSLAVIA-ITALIA 1-0
Rete: 41’ Surjak.
Jugoslavia: O. Petrovic, Dzoni, Hadziabdic, Jerkovic, Katalinski, Buljan, Popivoda (46’ Zungul), V. Petrovic, Oblak, Vladic, Surjak.
Ct: Mladinic.
Italia: Zoff, Rocca, Roggi, Benetti, Zecchini, Facchetti, Caso (60’ Damiani), Re Cecconi, Boninsegna, Capello, Prati.
Ct: Bernardini.
Arbitro: Emsberger (Ungheria).