28 luglio, Compleanno di Ermes Muccinelli
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Stanchi di leggere le storie dei viziati campioncini senza valore di oggi? Allora vi piacerà Ermes Muccinelli (Lugo, Ravenna, 28 luglio 1927 – Savona, 4 novembre 1994), attaccante noto con il nomignolo di Freccia d’oro. Anni 40, la guerra sta devastando il mondo.
Nella Bassa romagnola, alle porte di Lugo, alcuni ragazzini hanno già pagato un conto salato alla vita. Sono i giovani ospiti di un orfanotrofio, all’interno del quale è ospitato un campetto da calcio.
Prendere a calci un pallone per restituire i colpi che ti ha inferto il destino: ci sta, e infatti i ragazzini trovano sollievo, su quel campo dove la terra sovrasta l’erba. Tra di loro, spicca Ermes, che un giorno segna sei gol a un gruppo di ragazzi che vengono dalla Città (Lugo…): tra i “cittadini” ce n’è uno che si prende la briga di segnalare il coetaneo goleador al presidente del Baracca Lugo.
Che non è Santiago Bernabéu, sia chiaro, ma fa una cosa che a noi romagnoli viene naturale: dà una mano a chi ne ha bisogno. Una specie di “adozione a km 0” che consente a Muccinelli e al fratello minore di uscire dall’indigenza.
Finisce la guerra e finisce pure l’incubo: Ermes fa breve tappa alla Biellese prima di arrivare – nel 1946 – alla Juventus. In bianconero, i suoi compagni d’attacco sono Giampiero Boniperti e John Hansen.
Gli anni Quaranta finiscono e fioccano le soddisfazioni: scudetto nel 1949-50 e nel 1951-52. Poi, nel ‘55, il passaggio alla Lazio, il successivo fugace rientro alla Juve e la chiusura di carriera al Como, in Serie B. In Nazionale, per lui, 15 presenze e 4 reti, il tutto impreziosito dalle convocazioni per gli sfortunati Mondiali del 1950 e del 1954.