28 dicembre 1952: debutto azzurro di Amleto Frignani e ultima partita di Alberto Bertuccelli
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Cresciuto nella Reggiana, esploso nel Milan, confermatosi prima nell’Udinese e poi nel Genoa, dove chiuse la carriera, Amleto Frignani (Carpi, Modena, 1 marzo 1932 – Fresno, Stati Uniti, 2 marzo 1997) era un’ala sinistra di grana finissima.
Giocava invece dall’altra parte del campo, come terzino, Alberto Bertuccelli (Viareggio, 14 gennaio 1924 – Viareggio, 15 agosto 2002), indicato da molti come il prototipo del terzino fluidificante molto prima che emergesse Facchetti.
Aveva grinta, velocità, tempismo e buoni fondamentali tecnici, tutte qualità che lo rendevano utile in fase di contenimento come in fase di costruzione. La sua carriera inizia… male, nel senso che il Pontedera vorrebbe tesserarlo, ma è il 1941, infuria la guerra e Alberto ha “obblighi” nei confronti della Patria. Se ne riparla nel 1945-46, nel Viareggio in Serie C, dove si mette in mostra tanto da andare alla Lucchese, in Serie B (con promozione in A).
Nell’estate 1949 è sul punto di andare al Torino, ma la Juventus con un blitz si inserisce nella trattativa e lo veste di bianconero.
Nel 1954, a trent’anni, l’ultimo colpo di scena: Madama lo cede alla Roma per 23 milioni, lui nella Capitale si trova male, si infortuna spesso e decide di ritirarsi dall’attività agonistica al termine del campionato.
I curricula dei nostri personaggi odierni in Nazionale parlano di 14 presenze e 6 reti per Frignani e di 6 presenze e nessuna rete per Bertoncelli.
Il Tabellino della Partita
Palermo, 28 dicembre 1952
ITALIA-SVIZZERA 2-0
Reti: 3’ rig. Pandolfini, 72’ Frignani.
Italia: Moro, Bertuccelli, Corradi, Mari, Giovannini, Venturi, Lorenzi, Pandolfini, Vivolo, Boniperti, Frignani.
Ct: Beretta.
Svizzera: Parlier, Neukom, Robustelli, Casali, Mauron, Schmidhauser, Chiesa, Antenen, Hügi II, Fatton, Riva IV.
Ct: Rutzeg.
Arbitro: Francken (Belgio).