24 maggio 1961, debutto azzurro di Mario Corso
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Gianni Brera lo ribattezzò «participio passato del verbo correre», rimproverando a Mario Corso (Verona, 25 agosto 1941 – Milano, 20 giugno 2020) una scarsa propensione al sacrificio atletico.
E sì, in effetti Mariolino era molto meno dinamico – per dire – del dirimpettaio Domenghini, ma con il suo sinistro disegnava traiettorie che sembravano magiche. Come su calcio di punizione: con la sua celebre “foglia morta”, tiro non potente ma chirurgico, ha uccellato decine di barriere e relativi portieri avversari…
Cresciuto nel San Michele Extra, con cui debuttò in Serie D, Corso arrivò all’Inter nel 1958, a 17 anni. Iniziò lì una lunga storia d’amore con la maglia nerazzurra, durata 16 stagioni, con un “bottino” più che ragguardevole: 4 scudetti (1962-63, 1964-65, 1965-66, 1970-71), 2 Coppe dei Campioni (1963-64, 1964-65) e 2 Coppe Intercontinentali (1964, 1965).
Chiuse la carriera con un paio di campionati al Genoa. In Nazionale, 23 presenze e 4 reti.
Il tabellino della partita
Roma, 24 maggio 1961
ITALIA-INGHILTERRA 2-3
Reti: 39’ e 77’ Hitchens, 43’ Sivori, 74’ Brighenti, 86’ Greaves.
Italia: Buffon (56’ Vavassori), Losi, Castelletti, Bolchi, Salvadore, Trapattoni, Mora, Lojacono, Brighenti, Sivori, Corso.
Ct: Ferrari.
Inghilterra: Springett, Armfield, McNeil, Robson, Swan, Flowers, Douglas, Greaves, Hitchens, Haynes, Charlton.
Ct: Winterbottom.
Arbitro: Latiscev (Urss).