24 luglio, Compleanno Daniele De Rossi
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Daniele De Rossi (Roma, 24 luglio 1983) non è semplicemente un ex calciatore della Roma: è un pezzo, anche importante, della storia dell’AS Roma.
Le loro strade si incrociano all’alba del nuovo millennio. Daniele, non ancora maggiorenne, gioca a Ostia; papà Alberto, un passato da onesto pedatore e un presente da coltivatore di talenti a Trigoria, lavora per la Roma. Non ci sono dubbi, sul futuro del ragazzino: se sarà calciatore, vestirà il giallorosso.
E così è, naturalmente. L’ambientamento nelle giovanili, la logica trafila, l’esordio con i “grandi”, la conquista del posto fisso, in squadra come nel cuore dei tifosi.
È avvenuto tutto in maniera naturale, un crescendo rossiniano stroncato – nel pomeriggio del 14 maggio 2019 – dal freddo annuncio: «Mi è stato comunicato ieri, ma io ho 36 anni e non sono scemo, questo mondo lo conosco bene. Avevo capito che se nessuno ti chiama neanche per ipotizzare un contratto, l’addio è la soluzione più probabile. Io ho sempre parlato poco, anche quest’anno, perché non mi piace, perché non c’era niente da dire e perché non volevo creare rumori che potevano distrarre. Parlo adesso che è tutto finito». Un pugno nello stomaco: il suo, quello dei compagni di squadra, addirittura quello degli avversari, che lo hanno sempre temuto e rispettato.
Tra le “voci di dentro”, doveroso prendere atto delle parole di Francesco Totti: «Oggi è un giorno triste, si chiude un altro capitolo della storia della Roma. Ma Daniele sarà sempre il mio fratello di campo».
Scaricato dalla “sua” squadra, andò a gettare le ultime fiches della sua luminosa carriera sul tavolo del Boca Juniors, in Argentina. Poche partite, giusto il tempo di sbollire la rabbia e tornare a casa, dove ad accoglierlo trovò il Mancio, che lo volle al suo fianco in Nazionale per vincere gli Europei. Poi, lo sfortunato debutto in panchina alla Spal, l’esonero, altri capitoli da scrivere.
Al momento, per quanto ci riguarda, di incancellabile c’è quel titolo di Campione del Mondo conquistato nel 2006, apice di una carriera azzurra che comprende 117 presenze e 21 reti.