22 maggio 1949, debutto azzurro (con gol) di Gino Cappello
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Gino Cappello (Padova, 2 giugno 1920 – Bologna, 28 marzo 1990) è stato un grande centravanti, ha militato nel Padova, nel Milano (il Duce aggiunse una “o”…), nel Bologna e nel Novara, oltre che in Nazionale (11 presenze e 3 reti), ma si corre il rischio di ricordarlo più per le sue disavventure giudiziario-sportive che per i suoi colpi di genio sotto porta.
Il primo “caso” in cui finì invischiato fu nel 1948, quando venne accertata una combine per far vincere il Napoli contro il suo Bologna: un mese di squalifica. Il secondo caso risale al 1952. Durante il Palio Calcistico Petroniano, torneo estivo riservato ai bar bolognesi, nel corso di un match l’arbitro Palmieri venne affrontato a muso duro da alcuni calciatori, cadde a terra slogandosi una caviglia: avendo riconosciuto tra gli aggressori Cappello, lo deferì alla Giustizia Sportiva che squalificò Gino a vita. Non solo: il Bologna, che gli aveva negato il permesso di partecipare al torneo, gli rifilò una multa salata.
Poi il giudice sportivo gli ridusse la pena a un anno: resta da stabilire se il presidente Dall’Ara si fece pagare per intero la multa dal suo tesserato, ma è un dettaglio…
Ultimo pasticciaccio brutto, il cosiddetto “caso Cappello” datato 1960. Gino aveva smesso di giocare ed era diventato un dirigente del Genoa. Alla vigilia di Atalanta-Genoa, Cappello va a Bergamo per incontrare il suo ex compagno di squadra Cattozzo e consegnargli un milione di lire: i liguri sono in lotta per evitare la B e Cattozzo deve agevolare la loro vittoria.
L’atalantino accetta il milione e poi corre in sede ad avvertire i propri dirigenti, che a loro volta denunciano il fatto alla Giustizia Sportiva che si mette in moto e, nonostante la successiva vittoria dell’Atalanta, squalifica Cappello a vita, oltre a penalizzare il Genoa – nel frattempo finito comunque in B – anche per la stagione successiva…
Il tabellino della partita
Firenze, 22 maggio 1949
ITALIA-AUSTRIA 3-1
Reti: 26’ Cappello, 42’ Amadei, 43’ Boniperti, 70’ Huber.
Italia: Franzosi, Bertuccelli, Rosetta, Annovazzi, Tognon, Fattori, Boniperti, Lorenzi, Amadei, Cappello, Carapellese.
Ct: Novo.
Austria: Zeman, Kowanz, Happel, Hanappi, Ocwirk, Gernhardt, Melchior, Habitzl, Huber, Stojaspal, Aurednik (46’ Kominek).
Ct: Nausch.
Arbitro: Mutters (Olanda).