22 febbraio 1989, il debutto azzurro di Stefano Borgonovo
Il tempo di lettura dell'articolo è di 1 minuti
Nessun dubbio: Stefano Borgonovo (Giussano, Monza e Brianza, 17 marzo 1964 – Giussano, Monza e Brianza, 27 giugno 2013) avrebbe meritato molto di più, dalla vita e dalla carriera.
Ragazzo solare, mai una polemica, mai un “capriccio” in campo: solo tanto impegno e uno spiccato senso del gol.
Esordiente in Serie A con il Como (che lo aveva svezzato nel Settore Giovanile), esplode ancora diciottenne nella Samb in B e poi torna alla casa madre, dove continua a segnare con una certa continuità.
Il Nuovo Milan di Berlusconi lo ingaggia e lo gira alla Fiorentina per proseguire nella maturazione.
A Firenze incrocia Roby Baggio, con cui darà vita a un sodalizio che proseguirà anche al di fuori del calcio. Torna al Milan, dà il proprio contributo alla vittoria in Coppa dei Campioni ma un grave infortunio al ginocchio ne limita l’impiego.
Rientra allora alla Fiorentina, quindi Pescara, Udinese, Brescia e ancora Udinese sono le ultime tappe della carriera (323 partite, 82 reti).
In azzurro, Vicini lo stima ma dà la priorità ad altri attaccanti, dall’Under 21 (3 sole presenze e il decisivo gol a Goteborg contro la Svezia) alla Nazionale A, dove esordisce oggi, nel 1989, e alla fine saranno solo 3 i gettoni presenza (di cui 2 da subentrato).
Appese le scarpe al chiodo, ha solo il tempo di iniziare la carriera da allenatore nelle giovanili comasche, dopodiché gli viene diagnosticata la SLA, che lo porterà a morire nel 2013, a soli 49 anni.
Il tabellino della partita
22 febbraio 1989, Pisa
ITALIA-DANIMARCA 1-0
Rete: 61’ Bergomi.
Italia: Zenga, Bergomi, P. Maldini, F. Baresi, R. Ferri (46’ Ferrara), Berti, Donadoni (67’ Crippa), De Napoli, Vialli (74’ Borgonovo), Giannini, Serena.
Ct: Vicini.
Danimarca: Schmeichel, J. Larsen (79’ Kristensen), Heintz, L. Olsen, K. Nielsen, Bartram, Jensen (72’ H. Larsen), Mölby, Povlsen, Vilfort (73’ Helt), B. Laudrup.
Ct: Piontek.
Arbitro: Brummeier (Austria).