21 gennaio: compleanno Giuseppe Savoldi
Il tempo di lettura dell'articolo è di 1 minuti
Chi sia stato Beppe Savoldi (Gorlago, Bergamo, 21 gennaio 1947) per i tifosi del Bologna è abbastanza facile da raccontare: un bomber implacabile, un rigorista impeccabile, l’idolo della folla che nell’estate del 1975 fu ceduto dal club rossoblù al Napoli per una cifra complessiva di due miliardi di lire (un miliardo e mezzo in contanti più un paio di calciatori).
Fisicamente non era un corazziere (l’Almanacco Panini ci riconosceva 175 centimetri d’altezza) e la corsa era leggermente a… papera, però Beppe-gol di testa arrivava dove voleva: in elevazione, insomma, non ce n’era per nessuno.
Gli 85 gol segnati nelle 201 partite disputate con la maglia rossoblù gli valsero l’interesse del Napoli di Ferlaino, ancora lontano da quelli che sarebbero stati i fasti maradoniani, ma già impegnato a costruire uno squadrone capace di battersi alla pari con le Grandi Potenze del campionato.
Chiusa l’esperienza partenopea, Savoldi tornò a Bologna nel 1979-80, giusto in tempo per rimanere invischiato nel primo scandalo legato al calcioscommesse.
Venne squalificato per due anni: gli ulteriori 11 gol segnati con la maglia rossoblù in quel campionato non lasciarono un ricordo particolarmente dolce. Per lui, in Nazionale, solo 4 presenze e 1 rete.