19 marzo 1966, il debutto azzurro di Gigi Meroni e unica presenza di Giovan Battista Pirovano
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Secondo la vulgata popolare, gli eroi son sempre giovani e belli.
E Gigi Meroni (Como, 24 febbraio 1943 – Torino, 15 ottobre 1967) sicuramente era giovane, giovanissimo, quando un crudele destino (investito dall’auto di un futuro presidente del Torino, Attilio Romero), lo strappò a questo mondo, e pare pure che piacesse molto alle donne.
Per descriverlo a chi non l’ha visto in azione, forse non sono bastati i libri, le canzoni, le poesie e neppure la fiction (“La farfalla granata”) dedicatagli anni fa dalla Rai, quindi sarebbe da presuntuosi provarci. E allora limitiamoci a dire che Gigi era molto di più del George Best (altro personaggio fantastico: andate a scoprirlo, ne vale la pena…) italiano.
Giocava ala destra, era velocissimo, ubriacava gli avversari con finte sempre diverse, aveva un ottimo senso del gol, ma il Meroni fuori dal campo di gioco non era da meno: pittore, stilista sui generis, viveva con Cristiana Uderstadt, una ragazza sposata che aspettava l’annullamento del matrimonio da parte della Sacra Rota (la Legge sul Divorzio arrivò anni più tardi, in Italia), si divertiva a scandalizzare i benpensanti anche andando in giro con una gallina al guinzaglio.
Un uomo unico, dissacrante, un calciatore tecnicamente perfetto. Marco Tardelli – un campione che di campioni ne ha frequentati parecchi – ha dichiarato a tuttonapoli.net: «Io rivedo Meroni in Kvaratskhelia, il georgiano del Napoli: non conosco il suo comportamento nella vita privata, probabilmente non andrà a spasso con la gallina al guinzaglio, ma la barba, i baffi e questo suo sfarfalleggiare, questa sua leggerezza nel dribblare, questa sua voglia di esaltare i propri compagni mi ricordano il nostro grande Gigi».
Vi basta il parere di un Campione del Mondo? Ultima cosa: oggi, 57 anni fa, Meroni indossa per la prima volta la maglia della Nazionale. In totale saranno 6 le presenze e 2 le reti messe a segno.
Resta da dire di Giovan Battista Pirovano (Vercelli, 5 maggio 1937 – Vercelli, 8 novembre 2014): per l’ex difensore della Fiorentina, questa sarà l’unica presenza in Nazionale.
Il tabellino della partita
Parigi, 19 marzo 1966
FRANCIA-ITALIA 0-0
Francia: Aubour, Bosquier, Chorda, Artelesa, Budzinski, Péri, Baraffe, Herbin, Gondet, Simon, Hausser.
Ct: Guerin.
Italia: Albertosi, Burgnich, Facchetti, Rosato, Salvadore, Pirovano (46’ Lodetti), Domenghini (46’ Meroni), Rivera, A. Mazzola, Corso, Riva.
Ct: Fabbri.
Arbitro: Hannet (Belgio).