19 dicembre: compleanno di Fausto Salsano
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Fausto Salsano
Fausto Salsano è nato a Cava dei Tirreni (Salerno) il 19 dicembre 1962. Figlio del custode dello stadio in cui si esibiva la Cavese, Faustino ha avuto una carriera a dir poco bizzarra.
Arrivò alla maglia azzurra appena diciassettenne: quando Acconcia e Lupi lo convocarono nella Nazionale Juniores che avrebbe vinto il Torneo di Montecarlo nel 1980, Salsano risultava in forza alla Primavera della Sampdoria perché Claudio Nassi – giornalista prestato al calcio nel ruolo di direttore sportivo – lo aveva “adottato” anni prima alla Pistoiese e lo aveva portato con sé alla corte di Paolo Mantovani.
Ma Salsano – prima di arrivare al Grande Palcoscenico – venne spedito altrove a farsi le ossa (un anno a Empoli, un paio a Parma). Sul campo Salsano era frizzante, scatenato, imprevedibile.
Fuori dal campo, un ragazzo posato, simpatico ma non spaccone, riflessivo. Da calciatore è stato uno dei principali attori non protagonisti della Grande Samp di Mancini e Vialli (difficile rubare la scena a quei due), contribuendo alla conquista di tre Coppe Italia e di quella Coppa delle Coppe che fece da spartiacque nella sua avventura doriana.
Al ritorno da Goteborg, infatti, Faustino preparò i bagagli e si trasferì alla Roma per tre stagioni, vincendo – tanto per non perdere l’abitudine – un’altra Coppa Italia.
Poi, nel 1993, il ritorno a Genova, fortemente rivoluto da Paolo Mantovani che se n’era momentaneamente privato solo per assecondare un desiderio del suo amico Dino Viola, patron giallorosso.
Giusto il tempo di porgere l’estremo saluto al “suo” presidente, strappato alla vita proprio nell’ottobre del ’93, di vincere l’ennesima Coppa Italia e di assistere al progressivo declino della Sampdoria.
Poi, nel 1998, a 36 anni, il passaggio allo Spezia prima di chiudere la carriera di calciatore tra i Dilettanti.
Faustino rientra silenziosamente nei ranghi e riemerge solo nel 2004, quando un ex compagno – Roberto Mancini – lo vuole al suo fianco sulla panchina dell’Inter.
Da allora, dove è andato Roby è andato Fausto: anche al Manchester City, ovvio. Non ha mai debuttato in Nazionale A, pur avendo giocato anche in Under 21, ma ancora oggi è fondamentale accanto al suo amico Mancio.