17 aprile 2002, ultima partita in azzurro per Gianluca Pessotto
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La cosa che salta agli occhi, conoscendo Gianluca Pessotto (Latisana, Udine, 11 agosto 1970), è di avere a che fare con un calciatore… atipico.
Non nel senso tecnico-tattico, per carità, perché è stato un ottimo calciatore con un rendimento costantemente sopra la media. La sua “atipicità” sta nei modi garbati, nella sua grande passione per la lettura, nella sua laurea in Giurisprudenza. Insomma, niente a che vedere con tatuaggi, esultanze tribali e videogiochi assortiti.
Cresciuto nelle giovanili del Milan, Pessotto – mediano di discreta tecnica poi riciclato come terzino – dopo la classica trafila nelle varie categorie trovò l’habitat giusto nella Juventus, con la quale ha vinto 4 scudetti (1996-97, 1997-98, 2001-02, 2002-03), 4 Supercoppe Italiane (1995, 1997, 2002, 2003), 1 Champions League (1995-96), 1 Coppa Intercontinentale (1996), 1 Supercoppa Europea (1996) e 1 Coppa Intertoto (1999). In Nazionale, per lui, 22 presenze e nessuna rete.
Subito dopo il ritiro dal calcio giocato, fu protagonista di un tentativo di suicidio, esperienza che ha raccontato con i giornalisti Marco Franzelli e Donatella Scarnati nel libro La partita più importante.
Il tabellino della partita
Milano, 17 aprile 2002
ITALIA-URUGUAY 1-1
Reti: 73’ Panucci, 77’ Abreu.
Italia: Buffon (46’ Toldo), Panucci, Nesta, Cannavaro (74’ Bonera), Zambrotta (74’ Zanetti), Tommasi (57’ Ambrosini), Di Biagio (57’ Fiore), Tacchinardi (46’ Gattuso), Pessotto (7’ Adani), Del Piero (46’ Montella), Inzaghi (46’ Di Vaio).
Ct: Trapattoni.
Uruguay: Carini (63’ Munua), Mendez (74’ Forlan), Lembo (46’ Guigou), Bizera, D. Rodriguez (86’ Eguren), Varela (74’ Regueiro), Garcia (57’ De Los Santos), O’Neill (67’ Perez), Magallanes (67’ Olivera), Recoba (57’ Morales), Silva (57’ Abreu).
Ct: Pua.
Arbitro: Bré (Francia).