16 novembre, Giancarlo Antognoni e Roberto Baggio
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Giancarlo Antognoni e Roberto Baggio
Da wikipedia: “La numerologia è quella branca dell’esoterismo che attribuisce ai numeri non solo un valore meramente quantitativo e matematico, ma anche soprattutto una qualità, mettendoli in relazione con aspetti della natura e degli esseri umani”.
La carriera di Antognoni
Ecco, esistesse una numerologia del calcio, il 16 novembre indicherebbe il talento “alla fiorentina”: nell’83, Giancarlo Antognoni, bandiera viola, disputa l’ultimo quarto d’ora in azzurro, chiudendo una carriera in Nazionale (iniziata il 20 novembre 1974) che comprende 73 presenze e 7 reti, oltre al titolo di Campione del Mondo conquistato nell’82.
La carriera di Baggio
Cinque anni più tardi, nell’88, il testimone viene rilevato da un altro numero 10 che in campionato veste il viola della Fiorentina, Roberto Baggio, che appunto il 16 novembre inizia la sua avventura azzurra, destinata a concludersi il 28 aprile 2004 con 56 presenze, 27 reti e il titolo di vicecampione del Mondo a Usa ‘94.
L’ultima di Giancarlo Antognoni
Praga, 16 novembre 1983
CECOSLOVACCHIA-ITALIA 2-0
Reti: 64’ e 77’ rig Rada.
Cecoslovacchia: Hruska, Jakubec, Rada, Zelensky, Prokes, Fiala, Janecka, Chaloupka, Vizek, Stambachr, Danek (89’ Luhovy).
Ct: Havranek.
Italia: Bordon, Bergomi, Cabrini, Ancelotti, Vierchowod, Righetti, Bagni (75’ Antognoni), Dossena, Rossi, Tardelli, Giordano.
Ct: Bearzot.
Arbitro: Courtney (Inghilterra).
La prima di Roberto Baggio
Roma, 16 novembre 1988
ITALIA-OLANDA 1-0
Rete: 44’ Vialli.
Italia: Tacconi, Bergomi, Maldini, F. Baresi, Ferri, De Agostini (81’ Berti), Rizzitelli (52’ Ferrara), De Napoli, Vialli, Giannini, R. Baggio.
Ct: Vicini.
Olanda: Van Breukelen, Silooy, Reekers, Koeman, Koot, Rijkaard, Vanenburg, Suvrijn (69’ Rutten), Van Basten, Eykelkamp (61’ Van Loen), Huistra.
Ct: Libregts.
Arbitro: Soriano Aladren (Spagna).