14 ottobre 1992, debutto azzurro di Mauro Tassotti
Il tempo di lettura dell'articolo è di 1 minuti
Per Mauro Tassotti (Roma, 19-1-1960), le porte della Nazionale si sono aperte molto tardi, a 32 anni.
Eppure questo terzino, cresciuto nella Lazio e impostosi nel Milan, ha avuto una carriera da calciatore davvero invidiabile: 5 scudetti (1987-88, 1991-92, 1992-93, 1993-94, 1995-96), 4 Supercoppe Italiane (1988, 1992, 1993, 1994), 3 Coppe dei Campioni (1988-89, 1989-90, 1993-94), 2 Coppe Intercontinentali (1989, 1990), 3 Supercoppe Europee (1989, 1990, 1994) e 1 Coppa Mitropa (1981-82), per un totale di 583 partite e 10 gol in rossonero.
Il suo vero problema era… Beppe Bergomi, più giovane di lui di tre anni, già Campione del Mondo nell’82 e successivamente titolare inamovibile in Nazionale. Il Ct Arrigo Sacchi lo conosce bene per averlo allenato al Milan e gli dà spazio in azzurro: 7 presenze e nessun gol, con l’avventura azzurra che si interrompe bruscamente il 9 luglio 1994, quando durante Italia-Spagna 2-1, quarto di finale del Mondiale, rifila una violenta gomitata a Luis Enrique. L’arbitro non si accorge di niente, ma la tivù non perdona e con la prova televisiva gli viene inflitta una squalifica di otto partite…
Il tabellino della partita
Cagliari, 14 ottobre 1992
ITALIA-SVIZZERA 2-2
Reti: 17’ Ohrel, 20’ Chapuisat, 83’ R. Baggio, 90’ Eranio.
Italia: Marchegiani, Tassotti, Di Chiara, Eranio, Costacurta, Lanna, Lentini, Donadoni (71’ Albertini), Vialli, R. Baggio, Evani (41’ Bianchi).
Ct: Sacchi.
Svizzera: Pascolo, Hottiger, Quentin, Egli, Geiger, Bregy, A. Sutter, Ohrel (55’ Piffaretti), Knup (89’ B. Sutter), Sforza, Chapuisat.
Ct: Hodgson.
Arbitro: Mikkelsen (Danimarca).