Edmondo Fabbri, l’esordio del CT l’11 novembre 1962
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Edmondo Fabbri
Edmondo Fabbri (Castel Bolognese, Ravenna, 16-11-1921 – Castel San Pietro Terme, Bologna, 8-7-1995) iniziò la carriera da allenatore con un autentico exploit.
Nel 1957 debuttò sulla panchina del Mantova in quella che oggi chiamiamo Serie D; nel 1960-61, i virgiliani festeggiarono la promozione in Serie A: dall’inferno al paradiso calcistico in appena quattro anni. E il Piccolo Brasile (così venne definito il Mantova, per il suo brillante modi di giocare) di Mondino non soffrì di… vertigini, arrivando nono e in semifinale di Coppa Italia nel 1961-62.
A quel punto, il nome di Fabbri venne accostato all’Inter, dove Italo Allodi – l’uomo che l’aveva voluto per guidare il Mantova – stava costruendo la squadra che diventerà Grande con Helenio Herrera.
La Federcalcio gli propose di guidare la Nazionale e Mondino accettò con entusiasmo. Per lui, 29 presenze totali e quella maledetta sconfitta contro la Corea del Nord ai Mondiali 1966 che chiuse la sua esperienza azzurra e pesò sul suo futuro più dei successi ottenuti con il Mantova…
Il Tabellino
Vienna, 11 novembre 1962
AUSTRIA-ITALIA 1-2
Reti: 64’ e 77’ Pascutti, 90’ Nemec.
Austria: Szanwald, Kainrath, Glechner, Hasenkopf, Windisch, Koller, Nemec, Gager (60’ Puschnik), Rafraider (60’ Wolny), Flögel, Viehböck.
Ct: Decker.
Italia: Negri, Maldini, Radice, Tumburus, Janich, Trapattoni, Mora (35’ Rivera), Puia, Sormani, Bulgarelli, Pascutti.
Ct: Fabbri.Arbitro: Barberan (Francia).