100 di questi giorni, Marino! – I miei libri
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I miei libri
Per una vita, in tanti ti hanno chiesto di scrivere un libro e tu hai sempre risposto “no, grazie”. Poi, improvvisamente, hai rotto gli argini: che cosa ti ha fatto cambiare idea?
«L’insistenza di un bravo editore che ha visto in me attitudini che non pensavo d’avere».
I cinque “Bar Toletti” (“Così ho sfidato Facebook”, “Così ho digerito Facebook”, “Così ho cambiato Facebook”, “Così ho sedotto Facebook” e “Così ho vaccinato Facebook”) posso definirli, oggi, opere minori?
«Assolutamente no. Sono stati il ponte verso il “Bartoletti scrittore” (definizione che mi fa ancora ridere). In realtà, più che libri veri e propri erano la raccolta dei miei pensieri su Facebook. Un bell’almanacco di cinque anni della mia (ma anche della nostra) vita».
Quando hai scritto i tre “La squadra dei sogni” (“Il cuore sul prato”, “Tutti in campo” e “La coppa dell’amicizia”), pensati per un pubblico giovanile, hai scaldato i motori…
«Sì, lì ho capito che potevo “provarci”. È molto bello rivolgersi ai ragazzi. Essere nonno mi ha aiutato e forse convinto».
… in vista della trilogia “degli dei” (“La cena degli dei”, “Il ritorno degli dei” e “La discesa degli dei”), che ti ha regalato grandi soddisfazioni e ampliato a dismisura la platea dei tuoi lettori…
«Sono sbalordito. Proprio in questi giorni, cioè dopo oltre due anni dall’uscita, è stata fatta la settima ristampa del capostipite,“La cena degli Dei” (peraltro secondo assoluto al Premio Bancarella). Anche “Il ritorno degli Dei” (trionfatore al Premio Bancarella Sport) continua a volare; la “Discesa” è alla quarta ristampa in meno di tre mesi. Se non avessi 74 anni, mi sarei già montato la testa. C’è molto Marino, in quei romanzi che sembrano favole».
A questo punto, perché non citare pure l’“Almanacco del Festival di Sanremo”, dove hai dato libero sfogo al tuo sapere musicale?
«La cosa buffa è che per fare l’Almanacco del Festival di Sanremo abbiano interpellato un giornalista… sportivo. Battute a parte, credo che sia non solo un’enciclopedia (diventata indispensabile), ma anche un autentico libro di costume e di storia. A migliaia mi stanno chiedendo un aggiornamento. Lo farò quasi certamente per i 75 anni del Festival e cioè per il 2025. Ovviamente se ci arrivo…».
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